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Braschi Sante (1644/ 1710)
1644/ 1710
Il beato attraversa il fiume Conca servendosi del suo mantello, sulla sinistra è un nodoso albero e sulla destra, in lontananza, un gruppo di quattro persone assste stupito al miracolo
- OGGETTO stampa
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MATERIA E TECNICA
carta/ inchiostro
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ATTRIBUZIONI
Braschi Sante (1644/ 1710)
- LOCALIZZAZIONE Saludecio (RN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa acquaforte è dedicataall'arciprete di Saaludecio Don Ottavio Spazzoli, mentre la nona è dedicata all'arciprete don Silvestro Sigismondo Magnani, che era arciprete a Saludecio nel 1693 (G.M. Garuffi, vita e miracoli del B. Amato di Saludecio, Venezia, 1693, p. 79). E' probabile quindi, come nota il Paini (1967) che non tutte le acqueforti siano state eseguite nello stesso periodo; ciò è suggerito anche dalla minore maturità stilistca che dimostrano la seconda e ottava incisione, anche dalla data che sembra di leggere nel cartiglio di dedica, 1669
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800034382
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI nella parte inferiore - Il B. Amato di Saludecio ritrovandosi nel fiume Conca essendo una gran piena pasò da l'altra banda senza bagnarsi. Sopra il suo mantelletto con gran maraviglia de' circostanti. Madrigale del S. b. Gio. Maria Bardì da Pesaro. ha Dio naufragante, Haggi fora che il Sol nel'onda scopre, Dunque al naufragio solcarono notante l'onda del fiume al gente. E' se d'Amato sopre raggi sono di Sole ome si infido il fiume ama nasconder pote. Del nostro chiaro sol il chiaro lume Ah che sol guidarlo al patrio lido. Il sorente chras hor scome fido. Mentre già mai non giacque Sara per gli altro che il sol nel'aque -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0