La SS. Trinità, S. Francesco di Sales, Vincenzo di Paola e la monaca Giovanna Francesca Fremiot de Chantal. Trinità e Santi

dipinto,

La SS. Trinità campeggia in alto, mentre, nella parte sinistra del dipinto, S. Francesco da Paola presenta la monaca Giovanna Francesca Fremiot de Chantal, in atteggiamento implorante. Dietro di loro, due cherubini reggono le insegne pastorali. In basso, sulla destra, è Vincenzo di Paola, inginocchiato dietro di lui, un giovinetto regge la croce. Sulla sinistra del dipinto due angioletti, dei quali uno tiene in mano un giglio volgendolo verso l'alto (forse in atto di offerta al Santo Vincenzo di Paola), l'altro sorregge un libro aperto e ne indica una scritta. Le figure sono disposte lungo una linea a zig-zag, cosicchè il dipinto risulta compositivamente un po' disordinato. Gli atteggiamenti sono formali. Nel libro aperto sorretto dall'angelo, a sinistra, su cinque righe, una scritta

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Marchetti Giuseppe (1722/ 1801)
  • LOCALIZZAZIONE Forlì (FC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera deve ritenersi eseguita all'epoca del notevole rifacimento della Chiesa (1782) quando, facendosi l'abside dove prima era la facciata (poichè la Chiesa fu rivolta ad Oriente) si dovette rendere necessario l'ornamento del grande quadro, di apposito soggetto, eseguito da G. Marchetti. Il Marchetti, discepolo di Felice Torelli a Bologna, "non variava quasi mai nelle fisionomie, per cui i di lui dipinti molto bene si conoscono" (E. Casadei, 1928, p. 248). Le caratteristiche "manierate" e ricorrenti del Marchetti, rilevate anche dal Casali (G. Casali, 1863, p. 34) sono riscontrabili anche in questo dipinto. Il colore è molto uniforme e ciò confermerebbe la datazione dell'opera, poichè, come scrive il Casali, "i suoi primi quadri erano di un forte colorito che in seguito illanguidì" (G. Casali, 1863, p. 34; E. Casadei, 1928, p. 248). Scrive il Buscaroli, parlando di G. Marchetti e di altri pittori post-cignaneschi; "Forse essi si sottomisero a modi così generalizzati da non permettere l'affioramento di spiccate personalità. Tutto lascia credere che le molte richieste delle Chiese per gli altari, che proprio in questo secolo si vanno ornando, richiedesse da loro, e dagli stessi gusti correnti, una pratica non eccedente le possibilità di effetti decorativi sapienti e toccanti." (R. Buscaroli, 1938, p. 115). Il pittore, sepolto in Cattedrale, lavorò moltissimo a Forlì: i suoi saggi migliori sono conservati in Pinacoteca
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800019409
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul libro aperto, su cinque righe - CONGREGA/TIONIS/MISSIONIS/FUNDA/TOR - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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