Ritratto della Principessa Evelina Colonna di Stigliano
dipinto,
Corcos Vittorio Matteo (1859/ 1933)
1859/ 1933
All'interno di una stanza dal pavimento a listelli chiari è raffigurata una giovane donna, elegantemente vestita con abito lungo in raso color avorio bordato di ermellino, grande fiocco sul petto, maniche e scialle in tulle. Indossa un diadema tra i capelli, una collana di perle ed un anello incastonato con smeraldo all'anulare destro. Con la mano sinistra scosta e solleva un tendaggio in raso rosa, facendo intravedere parte di un lambriggio o di una lesena. Accanto, un tavolino dorato con gambe mosse, pianetto con decoro stilizzato, rose gialle sulla mensa. Dall'altro lato, vicino alla firma dell'artefice, sono raffigurate per terra due rose gialle recise
- OGGETTO dipinto
-
ATTRIBUZIONI
Corcos Vittorio Matteo (1859/ 1933)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Spinola di Pellicceria
- INDIRIZZO piazza di Pellicceria 1, Genova (GE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Elegante e distinta, Vittorio Corcos qui raffigura l'americana Evelyn Julie O'Bryant-Mackay (1861-1919), nata a Downieville in Sierra Nevada, figlia adottiva dell'imprenditore John Mackay, che fece un'enorme fortuna scoprendo le miniere d'argento in Nevada. Durante i suoi trascorsi in Europa Evelyn incontrerà a Parigi l’aristocratico napoletano Ferdinando Colonna di Stigliano (1858-1926), con cui convolerà a nozze nel 1885. Il ritratto non si discosta dal modus operandi che ormai Corcos aveva adottato per realizzare i suoi (richiestissimi) ritratti: giovani e aristocratiche donne in posa con i loro abiti e accessori più belli. Un’impostazione che ad esempio ritroviamo nel ritratto di Anna Belimbau (1900 - Società di Belle Arti Viareggio) o in quello di Yole Biaggini Moschini (1904 - collezione privata). In entrambi i casi a far da sfondo vi è il medesimo tendaggio e, nel caso della Belimbau, ritratta a figura intera, lo stesso pavimento. Qui sappiamo che Anna Belimbau fu ritratta nello studio fiorentino del pittore, rientrato in Toscana nel 1886 dopo il matrimonio con Emma Ciabatti, informazione utile per ipotizzare anche per il ritratto di Evelyn la realizzazione in situ. La principessa appare decisamente inserita nell'ambiente, con il quale interagisce scostando di un poco la tenda alle sue spalle, con un gesto molto simile a quello con cui è ritratta la Belimbau. Non è del tutto però da escludere che per la sua realizzazione si sia servito di una fotografia, come farà per il ritratto del 1903, in collezione privata, della soubrette Lina Cavalieri (certamente impegnata in numerose tournée e di cui era possibile disporre di numerosi scatti fotografici promozionali): la principessa Colonna difatti appare più giovane dell'età (41 anni) che avrebbe dovuto avere nel 1902. L’attenzione di Corcos, qui come nei suoi numerosi ritratti di Jolie femmes che realizza sul finire dell’Ottocento, è rivolta alla definizione degli occhi che, specchio dell’anima, possono raccontare le passioni, i segreti, le fantasie o l’emancipazione. Occhi penetranti che, sulla falsariga di quanto appreso da Boldini, vogliono stabilire un contatto col riguardante, come ad ammaliare proprio chi è dall’altra parte del quadro. Non è un caso che il pittore amava ripetere che “in un ritratto quello che conta sono gli occhi; se quelli riescono come voglio, con l’espressione giusta, il resto viene da sé”. È un'opera in cui Corcos mostra un ammaliante virtuosismo, una resa quasi sinestetica dei dettagli: la stoffa del vestito, la morbidezza del bordo impellicciato, pare quasi di percepirli al tatto, o sentire il profumo delle rose adagiate sul tavolino. Il tutto sembra un tentativo, più che convincente, di gareggiare con la resa fotografica, alla maniera di Léon Bonnat, o del suo contemporaneo Giacomo Grosso; un precursore dello stile del ritratto, fedele alla realtà, che a partire della seconda guerra mondiale avrà in Italia come principale artefice Pietro Annigoni
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377439
- NUMERO D'INVENTARIO PAL.GE. INV. 153
- ENTE SCHEDATORE Palazzo Spinola di Pellicceria
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0