Martirio di S. Caterina d'Alessandria

disegno preparatorio,

Disegno impaginato verticalmente su carta preparata color marroncino, parzialmente quadrettata con gessetto nero. Inchiostro bruno utilizzato a penna e acquerellato con lumeggiature di biacca. Nella parte inferiore del disegno è un'iscrizione spuria, oltre ad un timbro ad inchiostro rosso (marchio di collezione con cappello cardinalizio e iniziale B non visibile per la presenza di un passepartout, cfr. Beccarini 2022, p. 379 e nota 5)

  • OGGETTO disegno preparatorio
  • MATERIA E TECNICA carta bruna/ inchiostro bruno, biacca, gessetto, inchiostro a penna, inchiostro a pennello, acquerellatura
  • ATTRIBUZIONI Vaccaro Domenico Antonio (1678/ 1745): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • INDIRIZZO piazza di Pellicceria 1, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Acquistato nel 2019 dallo Stato italiano per le Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola dopo un passaggio sul mercato antiquario milanese, il disegno con il Martirio di S. Caterina d’Alessandria è stato reso noto nel 2014 da Dario Beccarini, che lo ha ricondotto allo scarno catalogo di opere grafiche di Domenico Maria Vaccaro, figlio del celebre Lorenzo (1655-1706). In tale occasione, il foglio venne infatti accostato a due bozzetti dipinti su tela raffiguranti il medesimo soggetto. Una versione si conserva presso Palazzo Spinola (inv. GNL 04/1958, scheda OA 0700377317), acquisita sin dal 1954 come parte del nucleo costitutivo della Galleria Nazionale della Liguria (Rotondi 1967, Bologna 1979, Spinosa 1980 e 1986, Algeri 1984, Bartoletti 2002, Beccarini 2022). Un secondo bozzetto si conserva invece in collezione privata, recentemente passato in asta Blindarte a Napoli (30 novembre 2014, catalogo asta 69, Dipinti antichi, lotto 135). Pur non essendo nota la commissione finale cui lavorò Vaccaro - probabilmente un telero da soffitto, destinato ad un edificio religioso - si ripercorre la possibile sequenza dei lavori preparatori (ossia il disegno e le due tele ad olio) proposta da Beccarini: il foglio dovrebbe anticipare entrambi i bozzetti per le “varie difformità compositive” che "costituiscono dei validi elementi per porre [il disegno] quale prima tessera del gruppo neo costituito” (Beccarini 2014, p. 129). A quest’opera lo studioso fa seguire il modelletto di collezione privata (“tela napoletana appare ancora ‘in divenire’, materia viva nel suo svolgersi”), quindi a chiusa della successione è posto lo strepitoso bozzetto di Genova (“qui le figure acquisiscono lineamenti ancor più definiti”)
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377318
  • NUMERO D'INVENTARIO PAL-GE 25
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI parte inferiore del dipinto, al centro - S. francesco [?] - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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