ritratto dell'imperatore Francesco II d'Asburgo-Lorena

dipinto, ante 1856/06/28 - ca 1856

il dipinto si trova al primo piano, nella sala XX, detta Sala del Trono, dove sono presenti i ritratti dei sovrani d'Asustria e imperatori del Sacro Romani Impero, al fine di ricordare i fasti della dinastia degli Asburgo. La tela è inserita entro cornice semplice, modanata, di colore nero

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Kis, Joseph (1833-1900)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico del Castello di Miramare
  • LOCALIZZAZIONE Castello di Miramare
  • INDIRIZZO Viale Miramare, Trieste (TS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto raffigura Francesco II d’Asburgo-Lorena, nato a Firenze nel 1768, figlio dell’imperatore del Sacro Romano Impero Leopoldo II e di Maria Luisa di Spagna. Nel 1792 successe al padre, impegnandosi nella guerra della Prima Coalizione contro la Francia, che si concluse nel 1797 con il Trattato di Campoformido. Fu quindi ultimo imperatore del Sacro Romano Impero, titolo che mantenne fino al 1806, quando vi rinunciò definitivamente in seguito alla sua abolizione, a favore di quello di imperatore d’Austria, proclamato due anni prima, con il nome di Francesco I. Nella storia è perciò spesso chiamato Francesco II, per distinguerlo da suo nonno Francesco I di Lorena. Per salvare le sorti dell’impero, fu costretto a cedere in sposa a Napoleone la figlia Maria Luigia e guidato dall’abile primo ministro, il principe Metternich, perseguì una politica repressiva e antiliberale. Dalla seconda delle sue quattro mogli, Maria Teresa, figlia di Ferdinando I, re delle Due Sicilie, ebbe 13 figli, tra cui il suo successore Ferdinando I. Morì a Vienna nel 1835. L’imperatore è ritratto a figura intera, in piedi, in posizione leggermente piegata verso destra. Fissa con sguardo serio ed espressione altera e irremovibile l’osservatore, al quale indica con l’indice della mano destra un documento ufficiale, sul quale campeggia il titolo in latino “IUSTISIA REGNORUM FUNDAMENTUM”, la Giustizia è la base dei regni, attualmente conservato alla residenza Hofburg di Vienna. La sua figura è avvolta dal sontuoso mantello dell’Ordine del Toson d’Oro in velluto rosso cremisi, internamente foderato di seta bianca, impreziosito da una passamaneria dorata con i simboli dell’Ordine: la pietra focaia, il ferro incandescente e la pelle di montone. Il bordo in seta bianca invece ripete il motto di Carlo il Temerario “Je l’ai emprins”, in francese moderno “Je l’ai entrepris”, ovvero “Ho osato”. Il sovrano indossa una sottoveste di velluto rosso scarlatto, mentre sul petto si fregia del Gran Collare dell'ordine del Toson d'Oro. Lo strascico del mantello poggia su una poltrona, anch’essa di velluto rosso con piedi ferini poggianti su semisfere. Sul tavolino invece, finemente intagliato, si trova il documento ufficiale, su cui sono adagiati le insigne dell’Impero: la corona del Sacro Romano Impero con archetto e croce, impropriamente detta di Carlomagno, il globo imperiale e lo scettro. Alle spalle dell’effigiato, chiudono la composizione una finestra ad arco a tutto tondo che lascia intravedere un cielo azzurro con nuvole, dalla quale penetra una luce che illumina il volto del ritratto ed esalta la preziosità della materia degli elementi iconografici. Seguono due ampie colonne e una tenda damascata di colore oro. Il pavimento della stanza è rivestito da una tappezzeria damascata verde e bianca. Il dipinto fu realizzato dal pittore ungherese Joseph Kis intorno al 1856, come testimonia un conto firmato dall’artista, datato Vienna, 28 giugno 1856, in base al quale Massimiliano d’Asburgo pagò la tela 100 fiorini austriaci. L’opera si inserisce nel più ampio progetto di decorazione della Sala del trono, che secondo le indicazioni date nel 1864 dall’Imperatore agli ebanisti Franz e Julius Hofmann, padre e figlio, incaricati di realizzare la decorazione degli interni, doveva contenere 21 ritratti imperiali. Joseph Kis fu infatti incaricato ed eseguì tra il 1854 e il 1861 14 ritratti imperiali, per i quali ricevette complessivamente 1.350 fiorini austriaci, come testimoniano i diversi conti, conservati presso l’Archivio di Stato di Trieste datati a partire dal novembre del 1854 all’ottobre al 1861. (Comingio, 2005)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600006880
  • NUMERO D'INVENTARIO AA55255
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli - Venezia Giulia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
    2006
  • ISCRIZIONI in alto a sinistra - FRANCISCVS. II - a pennello - francese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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