ritratto dell'imperatrice Eugenia

dipinto, post 1853 - ante 1856

Il dipinto ritrae l’imperatrice Eugenia, sposa di Napoleone III dall’età di 27 anni, a tre quarti con il busto rivolto verso sinistra ed il volto in posizione centrale. La sovrana indossa un prezioso abito bianco composto da corsetto scollato che lascia scoperte le spalle, con maniche corte e punta sulla vita, e da sottana gonfiata dalla crinolina. L’elegante abito è guarnito con abbondante passamaneria, secondo una moda imposta dalla stessa Imperatrice che ne giustificava la predilezione adducendo l’obbligo che ella aveva di favorire i produttori lionesi di tali guarnizioni. Uno scialle con sfumature dorate di taffetà o pizzo, rimasto in voga per compensare l’ampiezza delle gonne che rendeva goffa la linea dei soprabiti, sembra coprirle la parte posteriore del busto e scendere lungo la linea centrale della sottana, anche se molto più probabilmente si tratta del velo pendente dallo chignon che caratterizza la sua acconciatura. Fili di perle e gioielli impreziosiscono la figura reale, contribuendo all’ufficialità del ritratto sottolineata dalla presenza della corona di smeraldi e rubini, adagiata su un cuscino di velluto rosso, in basso a sinistra. L’Imperatrice poggia la mano sul basamento di una colonna con fusto scanalato. Sullo sfondo un paesaggio sereno dai toni azzurri

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Guillemet Giovanni Battista Antonio (1843/ 1918)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico del Castello di Miramare
  • LOCALIZZAZIONE Castello di Miramare
  • INDIRIZZO Viale Miramare, Trieste (TS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come riporta l’iscrizione in basso a sinistra, la tela è una copia eseguita da un non meglio precisato Guillemet di un’opera di Winterhalter, pendant del dipinto con uguale genesi dell’Imperatore Napoleone III. Le due tele sono menzionate in una lettera datata 19 settembre 1856 scritta dal Direttore Generale dei Musei Imperiali e Intendente alle belle arti della Casa dell’Imperatore, diretta all’ambasciatore austriaco, il barone de Hubner, in cui egli informa che i ritratti delle Maestà di Francia, eseguiti per “S.A.I. e R. l’Arciduca Ferdinando Massimiliano” erano terminati e potevano essere consegnati all’Ambasciata. Inoltre egli specifica che le copie sono state eseguite con cura da Guillemet, che egli stesso incaricò del lavoro per una somma di 1.200 franchi. L’Intendente chiude la missiva dicendo che si è preso la libertà di indirizzare questo “giovane artista” al barone affinché egli possa regolarizzare la commissione, prontamente pagatagli il giorno stesso. Sull’identità del giovane autore che ha firmato entrambi ritratti imperiali con il nome Guillemet ci sono ancora delle perplessità. In passato tale nome fu identificato con il famoso Jean Baptiste Antoine Guillemet, pittore nato nel 1843 a Chantilly, allievo di Corot e d’Oudinot, che debuttò al Salon de Paris nel 1865, ottenendo grandi successi e riconoscimenti. Allo stesso nome è legato però un altro pittore francese, Pierre Désiré Guillemet, nato a Lione nel 1827, attivo a Parigi nello stesso periodo. Allievo della Scuola di Belle Arti di Lione, dal 1844 al 1847, e poi allievo di Hyppolite Flandrin, tale artista si stabilì a Parigi dove espose dal 1857 al 1863 alcuni ritratti e dipinti di altro genere. L’opera originale di Winterhalter, insieme al suo pendant di Napoleone III, fu commissionato nel 1853, in seguito alla proclamazione a imperatore di Napoleone III avvenuta il 1° dicembre 1852, come si può verosimilmente dedurre da un articolo comparso il 4 maggio nel Badische Landszeitung che annunciava che l’artista era stato invitato a Parigi a titolo ufficiale per dipingere il ritratto dell’Imperatrice Eugenia. A tale scopo Winterhalter si era recato a Compiègne, divenendo di fatto il primo artista ad essere onorato di tale invito, prima dell’istituzione dei celebri séries di Compiégne, i ricevimenti ufficiali organizzati dall’Imperatore quattro o cinque volte l’anno. Mentre come ritrattista di Napoleone III Winterhalter fu duramente criticato, anche da parte dello stesso Napoleone III, che non si dimostrò particolarmente soddisfatto, come pittore dell’imperatrice Eugenia egli lasciò un segno indelebile negli anni del Secondo Impero. Eugenia lo aveva definito l’artista più capace a rendere giustizia alle dame di corte e all’imperatrice stessa. E di conseguenza lo trattò sempre come estrema generosità. I due dipinti infatti furono acquistati nel dicembre del 1853 per la somma di 24.000 franchi e in seguito esposti all’Esposizione Universale di Parigi del 1855. Gli originali andarono perduti ma il successo fu tale che furono riprodotti, e quindi noti, attraverso numerose copie su tessuto, in marmo e incise. Interessanti sono le copie pittoriche conservate al Museo Napoleonico di Roma, attribuiti allo stesso Winterhalter. Il dipinto raffigurante l’Imperatrice Eugenia è una versione molto fedele del ritratto ufficiale del 1853. L’opera di Miramare va tuttavia accostata alla copia conservata a Château de Boloeil dove l’Imperatrice presenta un abito in tutto simile a quello di Miramare, se non per il soprabito di velluto rosso che nella versione triestina è stato eliminato.La versione ridotta dell’opera di Miramare inoltre taglia parte del drappeggio dell’abito e l’apertura del tendaggio sulla sinistra che nella versione francese lascia intravedere i giardini delle Tuileries (De Bei, 2005)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600005963
  • NUMERO D'INVENTARIO AA55372
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli - Venezia Giulia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
    2006
  • ISCRIZIONI in basso, a sinistra - Guillemet/ D'après Winterhalter - a pennello - francese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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