Mendicanti. Mendicanti
dipinto
ca 1670 - 1698
Ghidoni Matteo Detto Matteo De' Pitocchi (1626 Ca./ 1689-1700)
1626 ca./ 1689-1700
Pittura a olio su tela
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
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ATTRIBUZIONI
Ghidoni Matteo Detto Matteo De' Pitocchi (1626 Ca./ 1689-1700): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Roverella
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Roverella
- INDIRIZZO via Laurenti 8/10, Rovigo (RO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il quadro viene menzionato da Bartoli (1793) assieme alla “Cena all’osteria” (che si trova sempre alla Pinacoteca dei Concordi), allo stesso modo proveniente della collezione Silvestri: “I due quadri per traverso, uno con alcuni questuanti, l'altro con vari birbanti in un Osteria, sono graziosi lavori di Matteo de' Pitocchi Fiorentino”. Entrambe le tele approdarono all’Accademia dei Concordi a seguito del legato testamentario del 1876 e della divisione “salomonica” del 1877. L'attribuzione al Ghidoni suggerita dal Bartoli non è mai stata messa in discussione dalla critica, con l’unica eccezione del Fantelli (1985), che ha preferito ridurla ai modi del maestro padovano, sottolineando la qualità inferiore e la diversa pennellata. La scena rappresenta dei questuanti – come capita spesso nella produzione del Ghidoni - in uno spazio aperto, parzialmente occupato da paesaggio che sfuma al digradare dell’orizzonte, percorso da alcune figure di spalle (altro dettaglio ricorrente), fiancheggiato da edifici non ben delineati. La pennellata veloce delinea anche in questo caso volti a tratti grotteschi, motivo per cui spesso il dipinto è stato collocato cronologicamente vicino ai “Birbanti in un osteria” sempre di provenienza Silvestri. Inoltre, anche in questo quadro si possono distinguere moduli callottiani, che ulteriormente lasciano propendere per una datazione all’ottavo decennio; l’ipotesi è rinforzata dal soggetto accostabile ai Bamboccianti romani, ma trattato con una gamma di colori cupi. L’esemplare ulteriormente dimostra l’apprezzamento dei più insigni cittadini di Rovigo per il Ghidoni, le cui opere erano presenti non sono in casa Silvestri, ma anche in quelle dei Durazzo, dei Marangoni e dei Muttoni e che vengono citate da Bartoli
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista pubblica/privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500730552
- NUMERO D'INVENTARIO 348
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Accademia dei Concordi
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0