Testa di Cristo. testa di Cristo
dipinto
1800 - 1899
Marconi Rocco (maniera)
notizie 1504/ 1529
Il dipinto raffigura il volto di Cristo su un fondale scuro
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Marconi Rocco (maniera)
- LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Durante la sua permanenza nella collezione di Giulio Pompei il dipinto fu dapprima creduto opera di scuola veronese, e precisamente di Cavazzola per poi essere riferito alla scuola lombarda nell'inventario redatto in occasione del legato (Ferrari, Muttoni, 1853). Giunto al Museo di Castelvecchio nel 1855 fu, invece, ricondotto in ambito ferrarese e attribuito a Giovanni Battista Benvenuti l’Ortolano (Balladoro, Bernasconi, 1865). La genericità del soggetto e l’impronta di una matrice belliniana largamente condivisa dalle scuole pittoriche padane di inizio Cinquecento contribuirono a confondere la definizione geografica dell’opera. Più recentemente, il dipinto è stato riconosciuto come una copia fedele anche nelle dimensioni di una tavola di Marconi in Santa Maria della Salute a Venezia (cm 45,5 x 33; De Vecchi 1975, p. 351 n. 20), rispetto alla quale presenta tuttavia una traduzione sommaria del disegno del ricamo sullo scollo della veste di Cristo, una semplificazione tipica della stesura di un copista. Il prototipo di Marconi costituisce a sua volta la replica di un dipinto di Bellini conservato all’Academia de San Fernando di Madrid, ritenuto proveniente dalla veneziana Scuola della Carità (inv. 450, cm 43 x 32), di cui sono note numerose altre copie e varianti realizzate nella cerchia dei belliniani, in particolare da Andrea Previtali (Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo, inv. 132) e da Vincenzo Catena (Berlino, Gemäldegalerie, inv. 1184). La copia veronese, il cui restauro ha evidenziato la fattura ottocentesca, si presenta su una sottile tavola di supporto dipinta anche sul retro con un motivo decorativo geometrico romboidale. Ciò fa supporre che fosse visibile su entrambi i versi, forse come portella di un arredo liturgico. (da Francesca Rossi 2010, p. 480)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717699
- NUMERO D'INVENTARIO 6570
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0