Iniziale rosa su campo centrale azzurro "P[raesta nobis]" (?). motivi decorativi vegetali

miniatura 1485 - 1495
Dai Libri Francesco (bottega)
1450 ca./ 1503-1506

Iniziale rosa su campo centrale azzurro "P[raesta nobis]" (?); campo esterno in porporina; margine ovale interno che separa l’iniziale dal campo centrale, ancora in porporina. Sul verso (ma recto) testo "Dominica II post Pascha, versus", Luc. 24, 35

  • OGGETTO miniatura
  • MATERIA E TECNICA pergamena/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Dai Libri Francesco (bottega)
    Dai Libri Girolamo (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La miniatura faceva parte di un graduale proprio del tempo in più volumi. In particolare, apparteneva al graduale del tempo dalla Domenica delle Palme all'Ascensione ("Dominica II post Pascha, versus", Luc. 24, 35 e "Dominica II post Pascha, postcommunio"), assieme ad altre tre lettere iniziali minori non figurate (invv. 4505-1B1806, 4503-1B1804, 4502-1B1803), distribuite dalla feria II alla Domenica quinta dopo la Pasqua. Analizzate nel catalogo generale del Museo di Castelvecchio da Gino Castiglioni (2010, pp. 310-311), le quattro piccole iniziali ornate con motivi fitomorfi sono accomunate dall’affinità stilistica e dall’omogeneità di aspetti formali. Sul rovescio di alcuni frammenti del graduale della Domenica delle Palme (invv. 1326-1B0316, 4461-1B1762, 4441-1B1742, 4464-1B1765), sono fortuitamente scampate alle forbici piccole iniziali miniate conformi a queste per stile e per dimensione; ciò indica che simili «minii de porporina», iscritti in un quadrilatero dai lati concavi e ben delimitati da un segno nero, dovevano essere profusi con dovizia nel testo. I quattro capilettera in esame sono soltanto più ricchi di appendici ornamentali, fatto forse che ne ha favorito la conservazione. Sono chiaramente miniature minori, per la dimensione, per la mancanza di figure, per il campo, infine, che le circoscrive, di porporina e non d’oro. Stereotipi di semplice costruzione e di veloce esecuzione, che conservano tuttavia l’inconfondibile impronta dell’atelier Dai Libri. Si può pensare che sul finire del Quattrocento, l’abbazia di Santa Maria in Organo rinnovasse i graduali del "Proprium Missarum de tempore", e che i volumi fossero almeno tre, con inizio rispettivamente dalla Prima Domenica d’Avvento, dalla Domenica delle Palme, dalla Pentecoste. Per la datazione vengono in aiuto l’analisi stilistica e gli antifonari di Castelfranco Veneto (Castiglioni 1985, pp. 17-25), datati 1500-1503, miniati da un maestro nell’atelier Dai Libri con iniziali non figurate. Sfogliando i superstiti registri dei conti di Santa Maria in Organo, si hanno notizie di alcuni pagamenti per miniature. Francesco Dai Libri, nel 1491, riceve un cospicuo compenso in natura: sette minali di frumento (Rognini 1986, p. 180 nota 39), successivamente, e ripetutamente, tra luglio 1495 e marzo 1496, è pagato con denari contanti. Anche a Girolamo sono fatti versamenti tra luglio e agosto 1495 (Canossa 1911, p. 39). I registri non menzionano apertamente alcun graduale, silenzio che tuttavia non induce a rifiutarne la possibilità. (da Gino Castiglioni 2010, pp. 310-311)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717586
  • NUMERO D'INVENTARIO 4504
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • ISCRIZIONI sul verso - [Cognoverunt discipu]li do[minum] - gotica libraria -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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