Foglio di graduale con la Natività di Cristo entro iniziale "P". natività di Gesù
Pagina isolata di manoscritto con iniziale "P" azzurra entro un campo rettangolare in lamina d'oro. All'interno dell'iniziale istoriata, la sacra famiglia è raffigurata davanti alla capanna, subito dopo la nascita di Gesù. Il Bambino giace nudo sul manto della madre. Tutti, inclusi gli animali, sono inginocchiati. La commozione dei presenti si manifesta nei gesti di san Giuseppe e tramite la coda agitata del bue. Alle spalle del santo si scoprono in micrografia due pastori con il loro gregge. Nelle parti ornamentali, il fregio all'antica in basso è formato da due nastri sinuosi che terminano in volute racchiudenti una palmetta. Simili elementi ornamentali si ritrovano nel fregio di sinistra. Lineazione: sei righi musicali in inchiostro rosso con notazione quadra in inchiostro bruno
- OGGETTO miniatura
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MATERIA E TECNICA
ORO
pergamena/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Bonfanti Liberale Detto Liberale Da Verona (1445 Ca./ 1527 ?)
- LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
- NOTIZIE STORICO CRITICHE A Verona sono rimaste solo tre opere su pergamena di Liberale. I fogli con la "Natività di Cristo", il "San Giovanni evangelista" (inv. 4359-1B1660) e l’"Adorazione dei Magi" (inv. 4360-1B0321) entrarono al Museo nel 1883, insieme a numerose altre miniature attribuite genericamente a Girolamo Dai Libri e a Liberale, come legato del conte Giovanni Battista Buri. Non è noto per quali vie si fosse formata questa raccolta, ma numerosi indizi rivelano che la parte principale si compone di fogli e ritagli provenienti dai libri liturgici della chiesa olivetana di Santa Maria in Organo di Verona. Il monastero fu soppresso nel 1806, i beni demaniati, nel 1807 gli ultimi olivetani si trasferirono a Padova (Rognini 2002, p. 11; Segala 2004, p. 195). Il nome di Giovanni Battista Buri come proprietario delle miniature appare per la prima volta nell’Indicatore del 1844 dello stesso Bennassuti (p. 48). L’Indicatore veronese per l’anno 1852 menziona per primo la «raccolta di miniature di Girolamo Dai Libri ed altre miniature di Pittori antichi» (p. 219), definita ancor meglio da Rossi (1854, p. 32) come «raccolta di miniature bellissime di Girolamo dai Libri e di Liberale», affermazione cui si associa anche Bernasconi (1864, p. 291). Mentre Franco nel 1877 (p. 90) e 1880 (p. 87) enumera «quindici cornici contenenti miniature di pittori diversi, alcune di Girolamo dai Libri», all’esposizione veronese del 1881 ne furono esposte 16, che due anni dopo entrarono nelle collezioni civiche. Le cornici sono elencate intorno al 1891-1892 dal cosiddetto Catalogo su cartoni (cfr. Trecca 1912, p. 195) nella sala V di palazzo Pompei, con i numeri d’inventario 309-311 (come di Liberale) e 312-324 (come di Girolamo Dai Libri). Sotto la direzione di Giuseppe Gerola la raccolta delle miniature venne nuovamente sistemata nella sala VIII, il «corridoio delle miniature», ricollocata entro nuove cornici, sempre sedici. Per le miniature, la divisione delle mani tra Liberale e i Dai Libri rimase un problema insoluto per molto tempo finché Del Bravo nel 1959 sciolse il nodo individuando nella congerie dei frammenti conservati a Castelvecchio le tre uniche opere miniate da Liberale (1962, 1963, 1967). Il foglio di graduale con la "Natività" entro iniziale "P", è l'unico noto proveniente da un libro corale del periodo post senese che conservi ancora le decorazioni laterali. Per il fregio all'antica in basso, Liberale fece ricorso al foglio senese da lui miniato nel 1473, sempre con una scena di Natività e nel fregio di sinistra con due simili elementi ornamentali (Graduale 18.3, f. 58; Ciardi Dupré 1972, fig. 102; Eberhardt 1983, p. 134). Tale coincidenza rivelerebbe l'utilizzo da parte di Liberale di propri schizzi di ricordo, pratica confermata dal confronto con la "Natività" di Boston (Del Bravo 1959, p. 71; 1967, pp. CXXXVI-CXXXV, fig. 101). Sul verso attuale della pergamena, che in origine era il recto, si trova il numero originale che il foglio aveva nel codice: XXXVII. Con l'iniziale del "Puer natus est", che nei graduali introduce alla terza messa di Natale, siamo ancora vicini all'inizio dell'anno religioso, quindi vicini alla prima domenica dell'Avvento, e proprio di questa si è conservato il foglio intero con il canto dell'"Ad te levavi", cioè la prima pagina con cui, secondo l'ordine liturgico, comincia una serie di graduali. Miniata da Francesco e Girolamo Dai Libri, reca una serie di elementi che certificano la sua provenienza dalla chiesa olivetana di Santa Maria in Organo a Verona (inv. 1376-1B310). A questo foglio si collega il nostro sia per la mano identica dello scrittore, sia per la distanza e l'altezza dei tetragrammi (circa 33 mm). Rispetto al primo foglio, che sembra aver preservato il suo formato d'origine, il nostro è leggermente rifilato. Avendo così la I e la XXXVII carta del perduto codice membranaceo del graduale della prima domenica dell'Avvento, secondo Eberhardt (2010, pp. 224-225) sarebbe possibile includervi anche gli altri due frammenti, entrambi miniati da Librale su fascicoli adiacenti, "San Giovanni Evangelista", festeggiato il 27 dicembre (inv. 43-1B321) e l'"Epifania" (inv. 4359-1B1660). A questi inizi di una nuova serie di libri corali sembrano essere correlati vari pagamenti non ben specificati, eseguiti dagli olivetani veronesi a partire dal 1495 a Francesco e Girolamo Dai Libri (per miniature) e nel contempo anche a Liberale (Canossa 1912, p. 121; Gerola 1909a, p. 33). La critica data il trio delle miniature liberaliane intorno agli anni 1495-1496, valutazione che si trova in accordo anche con l'indebolirsi qualitativo della produzione di Liberale durante l'intervallo tra i dipinti del 1489 e quello del 1503 (Fiocco 1915a, p. 11; Brenzoni 1930a, pp. 11-12, 63; Del Bravo 1962, p. 57; 1963, pp. 41, 48 nota 6; 1967, pp. 29, CXXX, CXXXIV; Eberhardt 1986b, pp. 222-223). ||||(da Hans-Joachim Eberhardt 2010, pp. 224-225)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717560
- NUMERO D'INVENTARIO 1377
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- ISCRIZIONI recto - Deus enim firmavit orbem terre, qui non commovebitur, parata sedes tua deus, ex tunc a seculo tu es. Communio. Exul - gotica libraria -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0