Iniziale "P" (Ascensione di Cristo). ascensione di Cristo
miniatura
1340-1360
Niccolò Di Ser Sozzo (cerchia)
1332/ 1363
Frammento di iniziale "P" con l'Ascensione di Cristo alla presenza della Vergine e di cinque apostoli. La lineazione è costituita da due righi musicali in inchiostro rosso con notazione quadra in inchiostro bruno. A fronte, tracce di due tetragrammi in inchiostro rosso e notazione quadra in inchiostro bruno; a tergo, due linee in latino con iniziale "V" in rosso filigranata in blu. La lettera è inserita all'interno di un riquadro e ornata nel corpo dell'iniziale da nodi decorati a biacca, da foglie appuntite e da un caratteristico bottone inserito all'interno di due foglie ripiegate su se stesse
- OGGETTO miniatura
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MATERIA E TECNICA
ORO
pergamena/ pittura a tempera
- AMBITO CULTURALE Ambito Senese
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ATTRIBUZIONI
Niccolò Di Ser Sozzo (cerchia): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritaglio, assieme ad un altro (inv. 4525-1B1826) con "Sant'Orsola", in base a notazione, misure e lettura stilistica, dovette appartenere a un'unica serie di antifonari, libri corali per la recita dell'ufficio. La lettera "P" è identificabile sicuramente con l'incipit del responsorio del primo notturno della festa dell'Ascensione "Post Passionem suam" (Hesbert 1970, n. 7826), celebrata quaranta giorni dopo la Pasqua, e deve essere quindi appartenuta a un antifonario relativo al Proprio del tempo dopo la Pasqua. A riprova dell'identificazione vi è anche il testo del verso che, sebbene non interamente leggibile, presenta l'inizio della prima antifona alle lodi della stessa festa dell'Ascensione "Viri galilei" (Hesbert 1968, n. 5458). Come analizzato da Federica Toniolo nel catalogo generale del Museo di Castelvecchio (2010, pp. 90-91), entrambe le lettere presentano identiche scelte cromatiche nell'uso dell'arancio del rosa pallido, del verde marcio e del blu delle decorazioni. Per la studiosa, anche la parte figurata indica l'identità di mano nel modo di comporre le scene, nella restituzione plastica dei personaggi e soprattutto nella resa chiaroscurata dei volti, caratterizzati dall'insistito disegno delle barbe e capelli e dagli occhi on pupilla nera accentuata che conferiscono agli sguardi un'aria assorta. Ornato e figurazioni consentono di attribuire i ritagli alla produzione di Niccolò di Ser Sozzo, pittore e miniatore largamente operoso con la sua bottega a Siena dal quarto decennio del Trecento fino alla morte, avvenuta nel 1363 (De Benedictis 2002, pp. 113-128, 303-314). Il catalogo dell'artista, che dimostra una chiara dipendenza da Pietro Lorenzetti, è stato ricostruito dalla critica a partire dalla firma apposto in una miniatura con l'"Assunzione della Vergine" inserita a una data non nota entro il cosiddetto "Caleffo dell'Assunta", un registro di documenti pubblici senese trascritto tra il 1334 e il 1336 oggi all'Archivio di Stato di Siena (Ms. Capitoli 2, c. 8v). L'iniziale "P" di Castelvecchio è avvicinabile per soluzioni compositive all'iniziale "P" con identico soggetto miniata da Niccolò di Ser Sozzo nell'antifonario della Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena (cod. 1.1.9, c. 38v) ed è simile pure alla "Ascensione" entro iniziale "V", del ritaglio oggi al Metropolitan Museum di New York (Robert Lehman Collection, inv. 1975.12472), per il quale è stata proposta una collocazione nell'ultima fase di attività del miniatore senese (Palladino 2003, pp. 53-54, n. 29). Come sottolineato da Federica Toniolo, rispetto all'iniziale di New York, la qualità del frammento veronese risulta però più debole e sommaria nella resa dei dettagli dell'ornato, nonché più rovinata, e porterebbe a pensare che sia qui all'opera la bottega di Niccolò, che come dimostrano i ritagli, sempre con l'"Ascensione" entro lettera "P" della collezione Bardini (De Benedictis, 2002, p.313, fig. 246) e di collezione privata (Freuler, 2004, pp. 166-167, fig. 13) era solita reiterare questa e altre invenzioni del maestro. (da Federica Toniolo 2010, pp. 90-91)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717548
- NUMERO D'INVENTARIO 4521
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- ISCRIZIONI sul verso - p(ro)missi / [onem patris] Viri gali[lei] - gotica libraria -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0