animali
formella,
(?) 1931 - (?) 1932
formella zoomorfa: due volatili con colli retrospicenti e becchi che si toccano
- OGGETTO formella
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MATERIA E TECNICA
PIETRA
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MISURE
Diametro: 30 cm
- AMBITO CULTURALE Produzione Veneziana
- LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE non è dato sapere con precisione a che epoca risalga tale rilievo anche se si suppone possa essere coevo alla ricostruzione dell’immobile avvenuta probabilmente nel 1931-1932, come testimoniano alcuni documenti cartacei conservati presso l’Archivio Comunale della Celestia: 10 aprile 1931 - “progetto di nuova costruzione, riforma di demolizione e ricostruzione di fabbricato ad uso di abitazione perché inabitabile e rovinato”; parere favorevole del 19.08.1931 (collocazione p. 50619/1931, b 1924). Nei disegni del progetto succitato comunque non vi è traccia di tale rilievo ma di quattro formelle al piano primo e secondo comunque difformi dalle esistenti. La scultura in esame è a imitazione di patere (formelle) medioevali veneziane; qui sono raffigurati due volatili con musi retroflessi che con i becchi si toccano. Tale raffigurazione forse è da intendersi come simbolo di amore. Per quanto concerne il termine “patera” questo è attestato dalla seconda metà del XIX secolo e deriva dall'ambito dell'archeologia classica: “patera: recipiente circolare, largo e basso utilizzato durante le libagioni sacre". "[...] Una caratteristica di tutta la produzione è quella di presentare esclusivamente soggetti profani; assai rare sono le eccezioni, e il fatto è singolare nell'età medioevale. [...] Alcuni (motivi) vengono dall'arte paleocristiana e bizantina, [...]. Altri rilievi, e sono i più numerosi, presentano temi di origine orientale e più remota: sono animali reali e fantastici – l'elefante, il bue, il cammello, il cavallo, il cervo, la gazzella, il cane, la lepre – assaliti dall'aquila o dal leone o dal grifone o da altri predatori; il combattimento fra animali ha una antica tradizione che si collega all'iconografia del sovrano nell'Antico Oriente. Ma quale funzione avevano sulle facciate delle dimore veneziane questi rilievi marmorei? Una funzione decorativa è innegabile [...]. Secondo una costante del gusto veneziano che proprio allora, tra l'XI e il XIII secolo, si costruì, la facciata deve avere una sua musicale luminosità; e questi rilievi le davano il ritmo [...]. Ma è molto probabile che agli occhi dei Veneziani del Medioevo avessero anche una funzione apotropaica [...]. Certo l'invito venne da Bisanzio, con cui Venezia ebbe gli stretti rapporti economici ed artistici [...]. Un'altra fonte fu quella islamica d'Italia e di Spagna" (Sgarbi, 1983)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500641218
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0