pilastro, opera isolata - produzione veneziana (terzo quarto sec. XVIII)

pilastro, 1758 - 1758

spalletta di ponte con due stemmi accartocciati a rilievo su un fronte; sottostanti a questi iscrizioni e data incisi su bugne

  • OGGETTO pilastro
  • MISURE Profondità: 30 cm
    Altezza: 92 cm
    Larghezza: 34 cm
  • AMBITO CULTURALE Produzione Veneziana
  • LOCALIZZAZIONE sestiere Castello, ponte San Daniele
  • INDIRIZZO sestiere Castello, ponte San Daniele, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE dei due stemmi scolipiti a rilievo e delle iscrizioni sottostanti (A / M•L•S; C / M•S•P; ANNO SALUTIS / 1758), presenti su un pilastro di spalletta del ponte di San Daniele, l’erudito Cicogna (1789-1868) ci tramanda quanto segue nel volume I delle “Iscrizioni veneziane” (1824-1853): «Si leggono queste sigle scolpite all'estremità di una delle due bande del Ponte che mette a questa chiesa di san Daniele, il quale fu riedificato sotto l'abbadessa MARIA LVCREZIA SAGREDO, come dalle sigle A.M.L.S. Le altre sigle credo che indichino una monaca della famiglia PAGAN cittadinesca, così deducendolo dallo stemma. L'abbadessa era stata eletta nel 1745». Inoltre lo storico Tassini in “Curiosità veneziane” racconta inerentemente all’edificio religioso succitato che: « […] la famiglia Bragadin fondò nell'820 una piccola chiesa sacra a S. Daniele. Giovanni Pollani, vescovo di Castello, ne fece dono nel 1138 a Manfredo, abbate di Fruttuaria, della congregazione Cistercense di S. Benedetto, che l'ampliò e vi fece costruire accanto un monastero dipendente dall'abbazia di Fruttuaria. La chiesa di S. Daniele venne solennemente consecrata nel 1219 da Ugolino cardinale Ostiense, poscia papa Gregorio IX. Giunto il secolo XV, il priore Vincenzo da Sebenico cesse la chiesa col monastero alla pia donna Chiara Ogniben Sustan, per opera della quale, nel 1437, ai frati Benedettini si sostituirono monache Agostiniane. All'epoca della secolarizzazione dei conventi gli edifici di cui parliamo divennero caserma. La chiesa poi venne del tutto demolita nell'anno 1839, ed il convento è tuttora caserma dei Reali Equipaggi» (Tassini, 1970, p. 201). Per quanto concerne i ponti a Venezia pare che, verso il 1450, ve ne fossero circa 450 in pietra. Erano con il piano di calpestio piano o minimamente convesso o con alcuni gradini profondi e obliqui per poter riuscire a percorrerli con facilità con carri e bestie. I primi ponti costruiti con pietra dei quali si ha notizia risalgono solamente al 1170: è in questo periodo che lo sviluppo urbanistico impose l'esigenza di creare dei collegamenti viari secondari via terra
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500641093
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • DATA DI COMPILAZIONE 2013
  • ISCRIZIONI su bugna sotto lo stemma di destra - A / M•L•S - maiuscolo - a incisione - latino
  • STEMMI su bugna di sinistra - gentilizio - Stemma - Pagan - scudo accartocciato, interzato in fascia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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