Sant'Ambrogio battezza l'imperatore Teodosio
disegno,
1500 - 1699
Procaccini Giulio Cesare (1548-1574/ 1625)
1548-1574/ 1625
Personaggi: Sant'Ambrogio; Teodosio
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta bianca/ sanguigna
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MISURE
Altezza: 185 mm
Larghezza: 267 mm
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ATTRIBUZIONI
Procaccini Giulio Cesare (1548-1574/ 1625)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie dell'Accademia
- LOCALIZZAZIONE Gallerie dell'Accademia di Venezia
- INDIRIZZO Dorsoduro, 1050/ Campo de la Carità, Venezia (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno è forse identificabile con uno "schizzo che rappresenta un Battesimo", attribuito al Morazzone, citato nell'Elenco Generale (1832 e.), al Libro D. Un Battesimo d'una Santa di Giulio Cesare Procaccini è inoltre citato al foglio 712 del Volume B. L'attribuzione attuale al ferrarese Giovanni Bonati (al quale sono attribuiti uno o più disegni nel Fascicolo X, lotto 20 del Sommario della vendita della collezione Bossi, del 1818), è certamente da escludere per confronto con una sua figura di Accolito del British Museum, preparatoria per il S. Carlo Borromeo che soccorre gli appestati della Chiesa Nuova di Roma, pubblicata dal Turner (1980, n. 23). Il disegno, in realtà è copia variata dal quadro di scuola barroccesca nel Duomo di Milano (cfr. Arslan 1960, p. 27, fig. 24), oggi prevalentemente ritenuto di Alessandro Vitali (cfr. Emiliani 1975, fig. 328), finito di pagare il 22 luglio 1603 e subito dopo trasportato a Milano. La derivazione del disegno dal dipinto appare significativa per l'accertamento di una delle componenti della cultura di Giulio Cesare, alla cui mano il disegno pertiene come dicono le caratteristiche dello stile. La figura nuda di quinta a sinistra puòinfatti essere utilmente paragonata con i Nudi nn. 664, 7 24 e soprattutto 716 delle Gallerie dell'Accademia, con i quali lega strettamente, e inoltre con gli Studi di nudo n. C 735/5 del Museo del Castello di Milano, attribuiti a Giulio Cesare Procaccini, nei quali la figura di sinistra coincide puntualmente con l'ignudo di quinta a sinistra nel disegno delle Gallerie, mentre la figura di destra è lo studio, dal modello nudo, per l'angelo a destra nel Costantino che riceve gli strumenti della Passione oggi al Castello Sforzesco, datato 1620, con conseguente datazione tarda anche per il disegno in esame. La Decollazione al verso non è probabilmente, di mano di Giulio Cesare, e così la controprova a destra, del resto poco leggibile
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500070418
- NUMERO D'INVENTARIO 712 recto
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Gallerie dell'Accademia di Venezia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza speciale per il Polo Museale Veneziano
- DATA DI COMPILAZIONE 1982
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- STEMMI Marchio - Lugt 2
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0