Studi per Deposizione e Sacra Famiglia

disegno, 1500 - 1699

Personaggi: Gesù Cristo; Madonna

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta bianca/ inchiostro di seppia/ penna
  • MISURE Altezza: 157 mm
    Larghezza: 180 mm
  • ATTRIBUZIONI Procaccini Giulio Cesare (1548-1574/ 1625)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Gallerie dell'Accademia di Venezia
  • INDIRIZZO Dorsoduro, 1050/ Campo de la Carità, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno è forse da identificare con quello descritto nell'Elenco Genera le (1832c.), al Libro D, come opera di G. C. Procaccini: "La Vergine col Bambino, schizzo a penna". E' concordemente attribuito negli Inventari all'artista, ed è citato per la prima volta dal Selvatico (1854). Pubblicandolo modernamente, l'Ivanoff (1958) scorge nello schizzo in alto a sinistra uno studio per un S. Sebastiano curato da S. Irene; il Bora (1973) mette in relazione lo schizzo con una Pietà della collezione Fossati di Passignano edita dalla Wittgens (1933, fig. 17), mentre la testa femminile a destra avrebbe rapporto con il Matrimonio mistico di S. Caterina della collezione Crivelli di Castellazzo. In effetti lo schema della Pietà è tipico di Giulio Cesare fin dalla gioventù, si veda la Pietà in S. Maria presso S. Celso a Milano (Brigstocke 1976, p. 85, fig. 1), del 1604, e torna anche in opere del periodo mediano, come quella della Gemadegalerie di Dresda (Neilso n 1981, p. 152, fig. 3) del 1612 c. o nel Cristo morto e angeli in S. Angelo a Milano (Pevsner 1929, fig. 9). Una sensibile analogia è anche con la Deposizione nel sepolcro nella collezione Longhi, uno dei più eccitati "abbozzi autonomi" dell'artista (cfr. Longhi 1966, p. 27), che si data presumibilmente verso il 1618-1620 (cfr. Cannon Brookes 1974, p. 195), ma forse la somiglianza più stringente è con la Pietà del Museo Puskin di Mosca (n. 161), per la quale il disegno può essere considerato idea. Un altro disegno di Pietà assai simile è al National Museum di Stoccolma, assegnato da Bjurstrom (1979, n. 33) a Giovanni Contarini, ma certo di Giulio Cesare Procaccini, come conferma anche la Testa barbata, al verso. Lo studio per Sacra Famiglia consente di restituire a Giulio Cesare Procaccini anche l'unica incisione che certamente gli pertiene: la Sacra Famiglia attribuita dal Bartsch ad Andrea Camassei e rifiutata a questo artista nella recente edizione illustrata del Peintre-Graveur [cfr. The illustrated Bartsch, New York 1981, vol. 41, 2 (73)] senza proporre un'attribuzione alternativa, ma la cui pertinenza all'artista lombardo appare affatto indubitabile
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500070409
  • NUMERO D'INVENTARIO 329
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Gallerie dell'Accademia di Venezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza speciale per il Polo Museale Veneziano
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI al recto - homo tiene [depennato] fama [...] boni che haue de homo [depennato] - Giulio Cesare Procaccini - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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