Posto nel giardino sul fianco sinistro della parrocchiale di San Benedetto abate e racchiuso da un recinto quadrilatero con cancellino centrale, il monumento si eleva su quattro gradoni digradanti a sezione quadrata. Sopra questa sorta di piramide poggia un ulteriore supporto marmoreo con sagomatura curvilinea, sul quale si innalza un piedistallo che presenta sul fronte principale un’impronta circolare abrasa (forse un simbolo fascista); ai lati del basamento sono affisse, tramite quattro borchie metalliche ciascuna, le due epigrafi con i caduti della prima e della seconda guerra mondiale (entrambe aggiunte in un momento successivo all’innalzamento dell’opera). Sul cippo è posta scultura a tuttotondo di marmo, che raffigura una vittoria alata, personificata da una giovane figura femminile coronata e velata, che sostiene con le braccia alzate una ghirlanda di alloro. Sul fronte principale del piedistallo è collocata la firma in corsivo dell’artefice, Andrea Mozzali