altare maggiore, 1767 - 1767

Sopra tre gradini di marmo ad andamento curvo addossati nella parte centrale alla parete divisoria, si eleva l'altare maggiore, in marmipregiati (rossi e grigi) , inserti in pietre dure, decorazioni in bronzo. Si presenta con una larga facciata movimentata da paraste e conclusa ai lati da volute sporgenti che accoglie al centro la mensa dell'altare rivestita con uno stupendo paliotto a commesso di marmi policromi su fondo nero, decorato da racemi, volute, ricchi vasi di fiori e al centro un dipinto su pietra di paragone rappresentante la "Conversione di San Paolo". Sopra la mensa, il frontale architettonico si alza in un doppio gradino marmoreo ad andamento concavo, ornato da specchiature di lapislazzuli e onici bordate di bronzo, al centro del quale si innesta il tabernacolo, racchiuso ai lati da duespalle in marmo a due piani digradanti ornate da due file di piccole tarsie di marmi e pietre dure rappresentanti "Paesaggi" con cornicette in bronzo. La nicchia del tabernacolo, al centro, è chiusa da una elegante porticina con un rilievo in bronzo dorato su fondo di lapislazzulo rappresentante "Il sacrificio di Isacco". Sopra il tabernacolo si erge il ciborio traforato poggiante su due su due pilastrinie quattro colonnine in marmo rosso e grigio sormontato da (vd. annotazioni

  • OGGETTO altare maggiore
  • MATERIA E TECNICA pietra di paragone/ pittura
    Bronzo
    Marmo
    PIETRA DURA
  • ATTRIBUZIONI Galliori Giulio (1715/ 1795): architetto
    Pedetti Ambrogio (notizie 1730-1767): marmoraio
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come testimonia la lapide del 1767 incassata nel retro dell'altar maggiore, esso è opera di Giulio Galliori (o Gagliori) e Ambrogio Pedetti. Il Galliori era archtetto di una certa importanza: Liliana Grassi (1966, p.189) e A. Morandotti (1984, p.49) ci forniscono qualche notizia: fu architetto del Duomo di Milano dal 1773 al 1795, continuatore dello Juvara nei lavori della cupola del Duomo di Como e , tra le altre opere, autore della parrocchiale di Somaglia e del duomo di Binasco. Ambrogio Pedetti è citato nel Thieme-Becker (1932, vol. XXVI) come scultore milanese; suo l'altare in marmo di san Giuseppe, a.1730.Negli "Annali" delle suore, secondo Mezzanotte (1936, p.17) era ricordato aneche un Fiocchi per i bronzi. La ricchezza dei marmi e delle pietre dure "tutte lavorate con somma grazia, le raffinate cornici e i rilievi in bronzo gustosamente modellati e rifiniti a cesello" (Mezzanotte, p.17) fanno di questo altare un vero capolavoro, simile per ricchezza e finezza a quello di Sant'Alessandro del 1741.Il ricco paliotto che riveste l'altare forse apparteneva, suggerisce Morandotti, alla mensa precedente, in quanto la decorazione con mosaico di marmi policromi su fondo nero è tipica del periodo seicentesco.Al centro, tra due anfore da cui traboccano fiori varipinti e racemi, sotto un finto baldacchino con frange pendenti è inserito un dipinto a forma ovoidale ad andamento sinuoso in cui è raffigurato, probabilmente su pietra di paragone, la "Conversione di San Paolo" caduto da cavallo. Degna di menzione è anche la porticina del tabernacolo in bronzo dorato in cui con estro settecentesco è rappresentato a rilievo il "Sacrificio di Isacco", su fondo a lapislazzulo.Notevoli per la loro singolarità (e paragonabili a quelli dell'altare della chiesa di Sant'Alessandro di Milano, che sono comunque di dimensioni più grandi) sono le piccole tarsie marmoree realizzate con pietre e marmi bianchi, gialli, rossi, bruni e lapislazzuli, raffiguranti "Paesaggi" di fantasia, incorniciate in bronzo, disposte in tre file, due sul tabernacolo e la terza sull'architrave del ciborio.Sui ricci laterali della semicupola del ciborio vi erano ( ben visibili nella foto) due angioletti in bronzo a tutto tondo, purtroppo trafugati
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300209146-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Lapide incassata sul retro dell'altare a destra - ARAM HANC/ IULUIS GALLIORI ET AMBROSIUS PEDETTI/ ILL. CONSILIO HIC OPERE / ARCHITECTATI POSUERE/ ANNO MDCCLXVll -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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