paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (?) (sec. XIX)

paramento liturgico 1800 - 1899

Damasco Gros de Tour ricamato. Fondo avoro effetti di disegno per trame in filo d'argento e ricamo in oro filato e seta ruggine. Il tessuto di fondo ampi motivi floreali stilizzati che coprono fittamente la superficie. Il disegno nella sua interezza non è coglibile poichè nascosto dal ricamo. Quanto a quest'ultimo, comune ai diversi pezzi che compongono il paramento in questione, è la soluzione dei galloni dai margini rettilinei e includenti elementi a corolla stilizzata alternati a sagome fitomorfe a "X", come pure la fitta distribuzione di sinuosi e spezzati tralci, accompagnati da foglie lanciate, simboli eucaristici (spighe di grano e grappoli d'uva) resi con sagome schematiche e la predilezione per una distribuzione del decoro secondo soluzioni a "lira" o affrontate. Le due dalmatiche inoltre presentano sulle tasche anteriori e posteriori rispettivamente un ricamo raffigurante l'Agnus Dei, due cherubini genuflessi sopra un'ara, il Pellicano, un 'aquila. Le due pianete invece recano sul fronte, sempre a ricamo, il simbolo della Trinità raggiata e al di sotto, entro un medaglione ovale, la Madonna del Rosario e l'Immacolata; sul tergo si nota invece la presenza dei SS.Pietro, Paolo, Giovanni Battista ed Evangelista(?). I due veli presentano invece l'Ostia (continua in OSS)

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA filo metallico
    seta/ tessuto/ opera/ ricamo
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sontuoso paramento si risolve secondo soluzioni in voga in ambito liturgico, per tutto l'Ottocento. La stilizzazione degli elementi fitomorfi e la loro distribuzione secondo andamenti speculari e calibratissimi, fa parte infatti del patrimonio decorativo di inizio secolo di ambito neolassico. Più tarda appare la scelta tecnico-esecutiva del ricamo, fortemente appiattito e poco differenziato nei punti, secondo appunto le modalità care al secondo ottocento. Sempre a quest'ultimo periodo pare appartenere l'iconografia sacra che vi compare: la presenza del simbolo della Trinità, la Madonna Immacolata che si presentano con quei ritmi dolci e accorati propri all'arte devozionale dell'ultima parte del XIX secolo. La sagrestia del Duomo conserva anche un'altra dalmatica e due borse che presentano un ricamo identico a quello ora analizzato, trasportato però in tempi più recenti su un altro supporto (cfr. sk.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300208445-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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