quadratura architettonica

decorazione pittorica, 1750 - 1799

quadrature architettoniche

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • ATTRIBUZIONI Torricelli Giovanni Antonio (1710/ 1808)
    Petrini Giuseppe Antonio (1661/ 1757)
    Porro Giuseppe (notizie 1736-1770)
  • LOCALIZZAZIONE DELEBIO (SO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione a quadrature dell'oratorio attribuita al Coduri da C. Bassi (1924) e da F. Colombo (1968), è stata correttamente riferita al Torricelli da P. Venturoli (cfr. Coppa 1985, p. 116) dopo un primo cenno di T. Salice (cfr. Meli Bassi 1974, p. 165) e più ampiamente confermata allo stesso dalla Coppa (1982, p. 19). Giovanni Antonio Torricelli, artista luganese formatosi a Bologna, è documentato per la prima volta in Valtellina nel 1756 (T. Salice, Artisti valsoldesi, intelvesi e ticinesi in Valtellina, in Bollettino Società storica valtellinese, 29, 1976) quando decora il coro della Collegiata di Traona; lavora successivamente in parecchie località della valle, insieme al fratello figurista Giuseppe Antonio, come dimostrato dalla Coppa (1982, p. 19). La sua collaborazione con Giuseppe Petrini è documentata già dal 1749, quando esegue a Lugano in Sant'Antonio Abate quadrature alla pala di San Girolamo Emiliani (Arslan 1960). La decorazione dell'oratorio di Delebio, che si deve collocare in anni immediatamente precedenti la morte di Petrini e contemporaneamente o subito dopo la presenza di Torricelli a Traona, rinnova felicemente la collaborazione, mostrando tra l'altro una singolare sintonia con l'opera dell'architetto Pietro Solaris. La decorazione riveste completamente l'interno dell'oratorio (compresi i sottofondi delle cantorie) con un vivace effetto illusionistico ed offre supporto all'inserzione delle scene figurate con Storie della vita di Maria. Lo stile del Torricelli si segnala per l'esuberanza e l'originalità dell'invenzione decorativa, ma soprattutto per la leggerezza ed il rigore dell'esecuzione, anche se il repertorio di motivi si rivela piuttosto ripetitivo da un edificio all'altro. Nella parte al di sopra della cantoria la decorazione deve attribuirsi invece interamente all'intervento di Giuseppe Porro; in particolare le conchiglie con frutta ai lati dell'organo si sovrappongono ad un precedente disegno del Torricelli. Questa fa supporre che l'inserzione dello strumento sia stata decisa in un secondo momento e che conseguentemente all'ostruzione della finestra in facciata si sia provveduto all'apertura di un cupolino per la presa di luce. Il Porro, cui si debbono anche le scene figurate sulle ante dell'organo, avrebbe quindi provveduto a completare e riadattare la decorazione precedente. Allo stesso artista si devono anche le due ampie nature morte affrescate sotto le due finestre laterali su rappezzi di intonaco, che vennero a coprire, non si sa per quale motivo, l'originaria decorazione torricelliana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300203767-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sulla targa al culmine dell'arco di ingresso - HIC REQUIESCIT/ ARCA DEI/ ET PLANTATUM EST LIGNUM VITAE/ IO. DAM(ASCENO) - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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