San Benedetto

cancello di balaustrata, ca 1743 - 1760

struttura a due battenti con base scandita da volute intrecciate alternate a motivi fitomorfi dorati, su cui si imposta un complesso intreccio di volute che nascono da un motivo centrale formato da un vaso compreso tra una testa entro cartoccio e una tabella con testa alata sormontata da un medaglione figurato. Ai lati due motivi fitomorfi a salienti hanno origine da teste di mostri sormontati da vasi di fiori e terminano nei due putti che reggono il medaglione con l'immagine di San Benedetto. Profilo superiore mistilineo con intrecci di volute che si raccordano sopra al medaglione e formano un motivo a cuore sormontato da un cespo di foglie dorate con al centro un bastone a pomolo. Nel lato verso il presbiterio il medaglione figurato al centro presenta l'mmagine di San Simeone con la cerva

  • OGGETTO cancello di balaustrata
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
    bronzo/ fusione
  • AMBITO CULTURALE Bottega Mantovana
  • LOCALIZZAZIONE di San Benedetto abate
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pregevole cancello in esame si distingue per la qualità dell’esecuzione delle parti figurative e per la complessità della decorazione, in cui i singoli motivi si sviluppano l’uno dall’altro in un gioco capriccioso pur mantenendo l’evidenza dei medaglioni figurati con le immagini che qualificano la basilica abbaziale: San Bendetto nel medaglione visibile dalla navata e dai fedeli e San Simeone destinato al celebrante e ai monaci nel coro. E’ opera di una bottega di buon livello, influenzata dal linguaggio barocchetto che è ancora presente intorno alla metà del secolo in ambito mantovano come mostra il confronto con il cancello del presbiterio della chiesa di San Maurizio a Mantova, realizzato intorno al 1749 (si veda G. Pastore, 1982, p. 134). E’ probabile che sia stata eseguita nel medesimo periodo in cui è scolpita la relativa balaustrata del presbiterio (per la quale si propone il riferimento orizzontale 0300185452). Pertanto appartiene alla campagna decorativa settecentesca, avviata nel 1726 dall'abate Andrea da Novellara e continuata fino alla metà del secolo dall'abate Flaminio Frontorio (P. Piva, 1981, p. 70, ripreso in P. Piva, 2007, p. 83, Caleffi, 2010, p. 11, p. 33), durante la quale sono realizzate anche le notevoli cancellate in ferro battuto e bronzo dorato che segnano l'ingresso alle dieci cappelle delle navate laterali e chiudono i due lati del transetto (per le quali si propone il riferimento orizzontale 0300185413)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185453
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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