martirio di San Vittore
dipinto,
Tiepolo Giovanni Battista (1696/ 1770)
1696/ 1770
Personaggi: San Vittore. Figure maschili: carnefice; fanciullo; soldato romano. Abbigliamento: (San Vittore) lorica; manto rosso; (carnefice) brache azzurre; camicia bianca; copricapo azzurro; (fanciullo) tunica verde. Animali: cavallo. Armi: alabarde. Oggetti: vessillo; insegne romane. Figure: putti alati. Simboli: (martirio) corona
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Tiepolo Giovanni Battista (1696/ 1770)
- LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco, come quello posto sulla parete di fronte proviene dal sacello di S. Vittore. Verso il 1737, sotto l'episcopato del cardinale Erba-Odescalchi, fu intrapreso il rinnovo del sacello e della vicina sagrestia dei monaci. Il primo a menzionare i due affreschi è il Latuada (1738) che li dice opera "del rinomato Tiepoli dipintore veneziano". Nel 1861, durante i restauri promossi da monsignor Rossi, il Gallizioli provvide allo strappo, e al trasporto su tela, dei du e affreschi. Nei due dipinti il Tiepolo ripropone vari elementi ormai consueti del proprio repertorio: nel "Naufragio di S. Satiro" gli angeli dalle grandi ali "si apparentano con quelli delle pale veneziane dei primi anni '30" (Gemin-Pedrocco, 1993); nel "Martirio di S. Vittore" il santo riprende il volto del Crocifisso nella "Trinità" della cattedrale di Udine (1737-38, olio su tela), mentre soldato romano a cavallo è già presente nelle telel.di Palazzo Dolfin a Udine (1726) (A. Palucchini, 1968; Gemin-Pedrocco,1993). "Le due Storie dei SS. Vittore e Satiro mostrano, rispetto ad altre medaglie parietali compositivamente più affol1ate come quelle di Palazzo Gasati Dugnani a Milano (1731) o della cappella Colleoni di Bergamo (1732-33), effetti di libera e ariosa dilatazione spaziale contro gli sfondi ampi e all'origine certamente più luminosi dei cieli, che le apparentano meglio, pur nel differente contenuto tematico, alle Allegorie sulle pareti del salone maggiore della Villa Loschi Zileri Dal Verme vicino a Vicenza, del 173411 (Coppa, 1995). Non resta molto della originaria orchestrazione cromatica, che la Palucchini (1968) immagina "delicata, elegante, elegiaca". Il Tiepolo eseguì anche la decorazione della vicina sagrestia dei monaci raffigurando, sul soffitto, "l'Apoteosi di San Bernardo"; affresco distrutto durante un bombardamento nel 1943
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300175883
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul vessillo - S. P. Q. R - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0