lapide tombale, opera isolata - bottega lombarda (sec. XVI)

lapide tombale, 1516 - 1516

Entrando dal portale sin., a sin.posta in alto, a lato della lapide raff. due putti: lapide rettangolare con iscrizione su cui poggiano due stemmi a testa equina; consistenti in specie di scudi tedeschi, con nove angoli o sporgenze: due superiormente, due ai lati, due sottostanti ed una formante la punta. Lo stemma di ds. è composto partendo dal basso da cinque fasce a monticelli (3-4-3-2-1), sovrastato dall'aquila imperiale con ali spiegate in atto d'attacco, cioè pronta per salire in linea verticale, con la testa incoronata, voltata verso il fianco ds. dello scudo, col rostro incurvato e la lingua sporgente, zampe e artigli aperti, coda increspata. Lo stemma di sin. è diviso in due parti, quello di ds. suddiviso da motivi a sega obliqui, cioè bande dentate "a foglia di sega"; a sin. è suddiviso in sbarre oblique, con stilizzazione di tre palme, sovrastato, nella parte superiore da un' aquila imperiale, con le stesse caratteristiche della precedente, in modellato più plastico. Il tutto è incorniciato, da un profilo in alcuni tratti consumato

  • OGGETTO lapide tombale
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo il Forcella (1889-93, p.85) la lapide sarebbe proveniente dalla parete ds. della prima cappella a sin., detta del Battistero, confermato dal Perocchio (bibl. Ambr., S.111, pe, Sup.e Cart. 155). Lo scudo a sin. è sicuramente dei Beccaria di Pavia; i 13 colli rappresentano i 13 feudi del casato, sull'appennino pavese (Giacomo Bascapè, notizia orale). Fu una nobile ed antica famiglia decurionale pavese, detta D'Arena, a cui Carlo IV concesse un numero cospicuo di feudi. Lo stemma di tale famiglia e quindi, la prova della sua nobiltà, ci proviene da un documento datato 22 marzo 1450, in cui si parla dei rapporti di essa con Francesco Sforza, in ambito politico; e in un altro del 23 marzo 1450 in cui viene citato il nobile Pietro de Beccaria di Pavia (Arch.di S.MI, Fondo Araldica, P.A., Cart.1); in particolare per lo stemma è da tener conto il "Codice Araldico" di Maria Teresa d'Austria, nel quale al f.190, oltre all'immagine a tempera dello stesso, nelle didascalie è riportata l'approvazione per tale stemma, dal cessato Tribunale Araldico, il 18 gen. 1771 e la registrazione per decreto del R.I. Consiglio di Governo in data 26 luglio 1787 (Arch.diS., MI, Codice Araldico, t. 190). Per quanto concerne il secondo stemma, il motivo della sega simboleggia: divisione; mentre le palme: vittoria, pace, eloquenza, giustizia, martirio. Tornando al significato di tali stemmi, può darsi che il Colli, citato nell'iscrizione, avesse assunto, come stemma parlante il medesimo scudo, cioè il primo, appunto con i colli raffigurati; per quanto riguarda il secondo, per il motivo a foglia di sega, potrebbe essere appartenuto, per questa metà, alla famiglia Ghisio (Giacomo Bascapè, notizia orale)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300022844
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ISCRIZIONI al centro - MCI AC IVRE CONSMI ITEQ EQTISCELEBERMI IVSTICIE QVRBIS HVIVS PFECTI SEVERMI. A . XI . BORINI COLLI VXORES QUIESCVNT HI C DVEPRIMARIE AC PVDICICIA INSIGNES ALTERA BAPTINA GHIXIA . A . 1490 MAGDALENA. PRA. ALTERA CONIVGIISVPERSTES . A . 1516 DECESERECVIVS . F . CONRADVS VTRIQSIBI . POSTQ . P . M .NOTIZIE STORICO-CRITICHE - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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