Quam lepidè baccho ac Veneri iunguntur amores, / Junguntur nymphae, iungitur ipsa Venus. // Haeret enim semper farto lascivia Ventri, / et largas sequitur foeda libido dapes. L'unione di Bacco e Venere
stampa controfondata smarginata di traduzione,
1654 - 1654
Simon Vouet (parigi, 1590 - 1649)
Parigi, 1590 - 1649
Tortebat François (1616/ 1690)
1616/ 1690
Boulanger Jean (1606 Ca/ 1660)
1606 ca/ 1660
Personaggi: Bacco; Venere; Cerere. Figure: allegorie femminili; putti; amorini. Attributi: (BACCO) sacro tirso; uva; coppa; (VENERE) conchiglia; colomba; (CERERE) corona di spighe; frutta. Abbigliamento: panneggio. Animali: colombe. Piante: fiori; tralci d'uva. Fenomeni naturali: nuvole; vento. Fenomeni divini: luce
- OGGETTO stampa controfondata smarginata di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ bulino/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
Simon Vouet (parigi, 1590 - 1649): inventore
Tortebat François (1616/ 1690): disegnatore
Boulanger Jean (1606 Ca/ 1660): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
- LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione, realizzata da Jean Boulanger, è stata per anni erroneamente attribuita al 1634, ma la presenza del disegnatore ed editore François Tortebat, erede del privilegio regio conferito a Vouet per la pubblicazione di incisioni tratte dalle sue composizioni (confermato il 4 giugno 1650), la riporta al 1654 (Loire 1992, pp. 435-454). Già Crelly (1962, p. 254) correlava la stampa di traduzione, raffigurante “L'unione di Bacco e Venere”, all’affresco (probabilmente trasposto su tela) realizzato da Simon Vouet tra il 1627 e il 1634, per il plafond dello Chateau de Colombes, oggi demolito. Saranno Feray e Wilhelm (1978, pp. 59-79; 1979, pp. 66-70) a ricostruirne la storia e a ritrovare parte della decorazione del castello trasferita tra il 1824 e il 1837 allo Chateau des Lions (Port-Marly). L’opera sarà da loro collegata ad un’altra rappresentazione, “L’Unione tra la Francia e l’Inghilterra” - conosciuta grazie a un’inicisione di Dorigny datata 1639 (Herman 2008, p. 225) -, commissionata per celebrare le nozze tra Henriette Marie de France, sorella del Sovrano Luigi XIII, e Carlo I d’Inghilterra. Henriette Marie acquisirà nel 1657 lo Chateau de Colombes e vi passerà gli ultimi anni della sua vita. L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola Francese Vouet Simone”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408133
- ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI in basso lungo il bordo inferiore - Simon Voüet pinxit / Franc[ois] Tortebat delin[eavit] ex[cudit] Cum privil[egio] Reg[io] / J[ean] Boulanger scul[psit] 1654 - Boulanger Jean - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0