Insidijs Davida petit rex Saulus, et ipsum Dextra dei mira pro bonitate tegit. Saul scaglia una lancia su David
stampa controfondata smarginata di traduzione,
ca 1579 - ca 1579
Collaert Hans I (1530 ?/ 1581)
1530 ?/ 1581
Personaggi: Davide; Saul; Figure: soldati. Attributi: (Davide) corona, cetra; (Saul) turbante, corona, lancia. Paesaggio. Architetture
- OGGETTO stampa controfondata smarginata di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ bulino
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ATTRIBUZIONI
Francken Ambrosius I Detto Il Vecchio (attribuito): inventore
Collaert Hans I (1530 ?/ 1581): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
- LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione è la seconda di una serie di quattro stampe che raffigurano la storia di David e Saul, tratta dal primo libro di Samuele (19, 9-10). L’edizione è, probabilmente, quella di Gerard De Jode del 1579, utilizzata nel Thesaurus Sacrarum historiarum Veteris et Novi Testamenti (Anversa, 1579). Esistono, tuttavia, altre quattro edizioni della serie: una dello stesso De Jode del 1585, una di Claes Visscher del 1643, edita ad Amsterdam e utilizzata nel Theatrum biblicum, una di Jan Philipsz. Schabaelje (Amsterdam, 1646) ed un’ultima di Nicolaes Visscher (Amsterdam, 1674). La tavola è l’unica firmata da Hans I Collaert: la prima e la quarta della serie vengono ricondotte allo stesso incisore, mentre per la terza si è ipotizzata una mano differente (New Hollstein, The Collaert dynasty, v. 1, p. 58). Il disegno è attribuito a Ambrosius Francken ed è conservato al Rijksmuseum di Amsterdam (inv. RP-T-1996-55). Ad oggi sono stati rintracciati altri esemplari della stampa a Amsterdam, Anversa, Bruxelles, Coburg, Londra, New York, Parigi, Rotterdam e Wolfegg. L’incisione fa parte di un album denominato “Album scuola fiamminga Van Voen Martino detto Hemeskerk”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato; molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100407852
- ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI sul recto in basso lungo il margine inferiore - Insidijs Davida petit rex Saulus, et ipsum Dextra dei mira pro bonitate tegit/ 1 Reg[um] 19 - Collaert, Hans I - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0