cornice,
post 1837 - ante 1838
Palagi Pelagio (1775/ 1860)
1775/ 1860
Capello Gabriele Detto Moncalvo (1806/ 1877)
1806/ 1877
Cornice di forma e luce rettangolare in legno intagliato, scolpito e dorato. Tipologia a gola. Fascia esterna filettata. Fascia centrale ornata da un motivo continuo a girali, motivi fogliacei ed elementi floreali che si diparte, simmetricamente, dalla porzione mediana di ciascun lato e prosegue sino agli angoli. Sul lato superiore, al centro, cartella mistilinea, decorata da motivi a volute che contiene il nome del personaggio ritratto nella tela. Fascia interna perlinata; battuta liscia
- OGGETTO cornice
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ATTRIBUZIONI
Palagi Pelagio (1775/ 1860): disegnatore
Capello Gabriele Detto Moncalvo (1806/ 1877): ebanista
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO piazzetta Reale, 1, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rinnovamento della “Camera di Studio di S.M.”, detta anche “la camera in cui S.M. lavora coi Ministri”, poi denominata Sala del Consiglio, venne avviato alla fine del 1836, quando Gabriele Capello detto il Moncalvo firmò il contratto per i lavori da eseguire, sia arredi fissi che mobili, tutti su disegno di Pelagio Palagi. I diversi manufatti vennero messi in opera principalmente nel corso del 1837-1838. Il repertorio figurativo e decorativo messo in opera negli elementi d’arredo di questa sala rispecchiava pienamente la cultura di Palagi, appassionato ricercatore e collezionista di reperti antichi, ma anche uomo attento alle più moderne istanze della sensibilità romantica e del recupero del mondo classico filtrato attraverso la lezione rinascimentale. L’intervento fece parte di un più ampio progetto di riplasmazione degli ambienti seicenteschi del Palazzo, che aveva incluso anche le attigue sale del Trono e delle Udienze, fulcro del cerimoniale politico della reggia in età carloalbertina. La serie di cornici, destinate a contenere dipinti raffiguranti beati appartenenti alla dinastia sabauda, fu realizzata dal Capello riutilizzando in parte materiali settecenteschi, ossia le “chiambrane antiche delle porte soppresse appartenenti alla detta Camera”. Il repertorio di ornati con motivi a volute, elementi floreali e vegetali, riflette caratteri barocchi che possono confermare l’abile reimpiego di materiali più antichi, finalizzato anche a meglio armonizzare il nuovo arredo con il mantenimento della decorazione seicentesca della volta. La cornice contiene una tela rappresentante il beato Antonio di Savoia, lavoro coevo di Carlo Cornaglia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100401003
- NUMERO D'INVENTARIO 312
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Musei Reali - Palazzo Reale
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI recto, targa sul bordo superiore - BEATO ANTONIO (nero) - a pennello - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0