Ritratto di Maria di Borbone-Soissons

dipinto, post 1656 - ante 1699

Il personaggio è rappresentato a tre quarti di figura, seduta su una poltrona. Il corpo è ruotato di lieve tre quarti e lo sguardo è rivolto verso l’osservatore. Porta una parrucca con boccoli che scendono sino alle spalle e scriminatura centrale. Al centro del capo un ornamento in tessuto.Al collo un filo di perle. Veste dall’ampio scollo, parzialmente coperto da pizzo che si ripete, in doppia balza, nelle ampie maniche, profilate anche di pelliccia che scendono sino al gomito. Al petto pende un diadema con pietre preziose. Ampia gonna unita. Ai polsi porta due bracciali a listello. Una mano poggia sulla gonna e l’altra su un mazzo di fiori, tra i quali si distinguono rose e garofani, appoggiato su una tavola. Essa è rappresentata scorciata, coperta da una tovaglia in tessuto a grosso modulo con infiorescenza centrale. Sfondo neutro di colore bruno. La tela è posta entro una cornice in legno, intagliato e dorato, di formato e luce rettangolare. Tipologia a gola. Battuta liscia. Sottile fascia interna perlinata; fascia centrale intagliata a foglie stilizzate; esterna con ampia bacellatura

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 98 cm
    Larghezza: 80 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito francese
    ambito fiammingo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, come indicato dall’iscrizione dipinta nella porzione superiore dell’opera e dal confronto con altri esemplari noti, raffigura Maria di Borbone-Soissons (Parigi, 1606-1692). Figlia di Carlo, conte di Soissons e di Dreux, principe del sangue della dinastia regnante francese, e di una nobildonna piemontese, Anna di Montafia. Nel 1625 sposò Tommaso di Savoia-Carignano. Nel 1641 ereditò dal fratello la contea di Soissons. Dopo la morte del principe, si trasferì a Parigi, nel palazzo di famiglia. Qui allevò gli otto nipoti, nati dal matrimonio tra Eugenio Maurizio di Savoia-Soissons e Olimpia Mancini, tra cui si annovera anche il celebre condottiero Eugenio. Come è stato osservato dalla bibliografia, il dipinto si rifa ad un prototipo francese elaborato alla corte della regina di Francia Anna d’Austria vedova dai pittori di corte Charles ed Henry Beaubrun, risalente al 1647 e ripetutamente riprodotto; una replica di esso si conserva anche in Galleria Sabauda a Torino. Nello stesso castello di Racconigi, si conserva un altro ritratto della principessa che tiene in mano un medaglione raffigurante il defunto consorte (n. inv. 6753) che dimostra la fortuna del modello, utilizzato anche per la rappresentazione della giovane Giovanna Battista di Savoia-Nemours. L’opera in esame, come indicato da una targhetta incollata sul retro della cornice, è pervenuta al Castello solamente dopo il 1937, anno in cui venne donata al principe Umberto per arricchire la collezione dinastica sabauda che andava allestendo in questa residenza. Il donatore, di cui al momento non è possibile meglio ricostruire il profilo, al tempo risultava residente a Nizza, in Francia, ma non è possibile determinare quando il dipinto in oggetto entrò nelle sue proprietà e da dove l’avesse acquisito, potendo dunque essere l’esito di una circolazione dell’opera, nei secoli, tra famiglie aristocratiche sabaude o parigine
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399753
  • NUMERO D'INVENTARIO R 779
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in alto, a destra - R 779 (giallo) - capitale alto-basso - a matita/ a penna - francese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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