Beati Umberto, Margherita e Bonifacio di Savoia
Composizione a sviluppo orizzontale. I tre beati sono rappresentati a mezzo busto, tutti con il capo, circonfuso da aureola, rivolto verso l’alto. A sinistra, Umberto III, con i capelli ricci, che scendono sotto le orecchie porta un copricapo con diadema e indossa una casacca con collo e polsino profilato da ricami e perle; al di sopra, un mantello, trattenuto da fermaglio con nodi d’amore. Porta una manto al petto. Al centro, in secondo piano, Margherita di Savoia-Acaja, è rappresentata con l’abito domenicano e, sopra il velo, una corona aperta. Tiene le mani intrecciate in preghiera. A destra, Bonifacio porta sul capo la mitica e indossa un camicia con al di sopra un piviale in tessuto di damasco, chiuso in alto da un colletto ornato di pietre preziose. Le mani, guastate, sono giunte in preghiera. Sfondo con brano di cielo. La tela è posta entro una cornice in legno, intagliato e dorato, di formato e luce rettangolare. Tipologia a gola. Battuta liscia, Fascia interna divisa a metà liscia e metà ornata da fogliette stilizzate. Fascia centrale liscia; esterna decorata da foglie lanceolate e nervate
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 107 cm
Larghezza: 63 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il posizionamento dell’opera non ha permesso di rilevare ulteriori indicazioni inventariali ad accezione di quella relativa all’appartenenza dell’opera al castello di Racconigi risalente agli anni Cinquanta del Novecento. Noemi Gabrielli, inventariando l’opera, riconobbe nei tre religiosi rappresentati, tre beati di casa Savoia, rispettivamente: il conte Umberto III di Savoia (1136-1188), Margherita di Savoia-Acaja (1390-1464), già marchesa di Monferrato e poi entrata nell’ordine domenicano, e Bonifacio (1217 ca.-1270), vescovo di Belley e arcivescovo di Canterbury. I caratteri iconografici e gli attributi, al confronto con altre opere note che li rappresentano, permettono di confermare questa identificazione. In particolare, si segnala che la rappresentazione di Umberto III è derivata, pur con varianti dal ritratto a stampa, realizzato con caratteri di fantasia, contenuto nell’opera “Histoire genealogique de la maison royal de Savoye”, composta dall’alta Francesco Maria Ferrero di Lavriano e pubblicata a Torino nel 1701. Margherita venne beatificata, insieme al duca Amedeo IX, nel 1669, mentre Umberto III e Bonifacio salirono alla gloria degli altari solamente nel 1838, durante il pontificato di Gregorio XVI, per forte interessamento del re di Sardegna Carlo Alberto. Pertanto, l’esecuzione dell’opera si può collocare, anche in considerazione dei caratteri formali espressi, ancora fortemente accademici e ben calibrati, subito dopo la beatificazione e durante gli anni del regno del sovrano, appassionato cultore di storia sabauda e promotore del culto degli antenati che si contraddistinsero per significativi segni di fede. La cornice, per i caratteri classicisti e l’ornato a fogliette, appare coeva. L’opera potrebbe essere stata concepita sin dall’origine per ornare gli spazi adiacenti la cappella della residenza fatta ricostruire per volontà di Carlo Alberto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399709
- NUMERO D'INVENTARIO R 7510
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 7510 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a pennello - non determinabile
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0