Stemma di Filippo II di Savoia
dipinto
post 1831 - ante 1849
Su uno sfondo di core nero è dipinto, al centro, nella porzione inferiore, uno stemma di Savoia. E’ fregiato del collare dell’ordine del Toson d’Oro e cimato con un cimiero riccamente ornato da foglie nei colori araldici delrosso e dell’argento. Una iscrizione che si sviluppa alle estremità della tela completa la composizione. La tela è posta entro una cornice di formato e luce rettangolare in legno intagliato e dorato. Battuta liscia, fascia unica ornata da motivo continuo a coppie di foglie di alloro
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stemma sabaudo, riccamente ornato da cimiero con foglie e da iscrizione in eleganti caratteri, presenta la peculiarità di essere fregiato non dalla massima onorificenza di casa Savoia, ossia l’ordine della SS.ma Annunziata, come di consueto, ma dal collare con il Toson d’Oro, massima onorificenza asburgica di origine borgognona, essendo stata fondata dal duca Filippo II nel 1430. Il primo duca ad essere insignito da questa onorificenza fu Filippo II di Savoia (1443-1497), ma svariati furono i principi che la ottennero, tra cui anche Emanuele Filiberto (1546). Pertanto, lo stemma, anche per le iscrizioni goticheggianti, potrebbe proprio alludere a questo esponente di casa Savoia, oppure in considerazione del riferimento nell’iscrizione alle contee di Bagée di Bresse potrebbe alludere a Filippo di Savoia, conte di Bresse, dal momento che Il tipo di scudo, profilato dai colori blu e giallo alternati, risponde alla sua arma. Filippo II di Savoia, noto anche come Filippo senza Terra (Ginevra, 1443-Chambéry, 1497) fu il capostipite del ramo di Bressa e fu signore di Bugey, poi duca di Savoia nel 1496-1497. Si ricordi che nella contesa tra Luigi XI di Francia e Carlo il Temerario di Borgogna, si schierò a favore di quest’ultimo, elemento che giustifica la presenza dell’onorificenza del Toson d’Oro L’esecuzione dello stemma, anche in considerazione dei caratteri formali dello stesso, potrebbe collocarsi nel secondo quarto dell’Ottocento, in linea con le ricerche storiche sul casato avviate per volontà dei sovrani e, in particolare, di Carlo Alberto di Savoia-Carignano. Il tipo di scudo, tuttavia, si riferì anche, in tempi più recenti, a quello dei Savoia Aosta, elemento che potrebbe indurre a una cronologia più avanzata al terzo quarto del XIX secolo. La tela è allestita all’interno di una ampia serie iconografica sabauda che include principalmente opere risalenti al XVII secolo, benché esse rappresentino esponenti del casato a partire dall’età medievale. La maggior parte dei dipinti pervennero in questa sede a seguito del dono del castello di Racconigi al principe di Piemonte Umberto di Savoia da parte di suo padre, Vittorio Emanuele III, nel 1929. Il primo volle collocare in questa residenza, analogamente a quanto dispose per i suoi appartamenti in Palazzo Reale a Torino, le sue raccolte di iconografia sabauda e dinastica, con attenzione anche alle famiglie regnanti che, nei secoli, avevano stretto alleanza con Casa Savoia. Queste opere, collezionate a partire almeno dal 1919, pervennero a Racconigi per selezione dall’arredo di altre residenze sabaude dei territori ereditari o acquisite dopo l’unità d’Italia, oppure furono donate o ancora acquistate sul mercato antiquario, o da famiglie dell’aristocrazia piemontese e del territorio nazionale. L’allestimento della Galleria cosiddetta dei ritratti, collocata nel padiglione di levante con prosecuzione nell’attigua galleria dei cardinali, è attestato nell’inventario stilato da Noemi Gabrielli all’inizio del sesto decennio del Novecento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399578
- NUMERO D'INVENTARIO R 5607
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 5607 (giallo) - caratteri gotici - a pennello - francese
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0