ritratto maschile di giovane
disegno,
ca 1600 - ca 1650
Lagneau Nicolas (attribuito)
1590 ca./ 1666
Cornice moderna
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ pastello
carta/ sanguigna
CARTONE
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MISURE
Altezza: 28.2 cm
Larghezza: 41.8 cm
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ATTRIBUZIONI
Lagneau Nicolas (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
- LOCALIZZAZIONE Manica Nuova
- INDIRIZZO Via XX Settembre, 86, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La provenienza del disegno non è chiara. L’opera è stata acquistata per la Galleria Sabauda nel 1873 presso gli eredi del conte Luigi Cibrario (1802-1870). Tuttavia, forse per errore, nel catalogo della mostra “Tableaux français en Italie (XVe-XXe siècles), tableaux italiens en France (Zandomeneghi, De Nittis, Boldini, Modigliani”, il disegno fa parte di un gruppo di tre opere di Lagneau provenienti dall’Accademia Albertina. L’arte di Lagneau, la cui vera identità non è ancora stata accertata, è oggi reputata e apprezzata (“Lagneau”, 2005), nonostante il poco favore tributatogli dai suoi contemporanei. Il suo nome non compare nella maggior parte delle fonti storico-artistiche del XVII secolo: non lo citano né Félibien, né Dezallier d'Argenville, né Mariette. Forse per questo motivo, i suoi lavori sono spesso assimilati al catalogo dei Dumonstier. Nel XVIII secolo, il nome di Lagneau ritorna in auge e i suoi disegni sono presenti in tutte le più importanti collezioni di grafica: Crozat, Tessin, Caterina II di Russia, Alberto Saxe-Teschen, conte di Orsay. Nella maggior parte dei casi, i suoi disegni sono rilegati all’interno di album. Tra gli insiemi più importanti, bisogna ricordare l’album Marolles della Bibliothèque Nationale de France, l’album Gatteaux del Louvre, l’album di Thouars di Kassel e un altro album appartenuto a Gatteaux, andato distrutto in un incendio nel 1871. Relativamente rari sono quindi i fogli sparsi, come quello appartenente alla Galleria Sabauda. Barbara Brejon de Lavergnée scrive su Lagneau che “malgré son caractère peu ‘académique’, l’œuvre de Lagneau ne s’explique pas sans la tradition du portrait français aux trois crayons qui a donné ses lettres de noblesse au portrait dessiné [...]. Le pastel était certainement plus utilisé au XVIe et au XVIIe siècle qu’on ne l’imagine aujourd’hui, même s’il n’apparaît ni chez les Clouet ni chez les Quesnel” (“Lagneau”, 2005, p. 22). Identifica poi alcuni dei tratti caratteristici dello stile di Lagneau: “le pastel d’une main vigoureuse avec de larges aplats d’estompe pour certaines parties des vêtements et du visage de ses modèles. Lagneau insiste sur l’arête du nez, les rides du front et du contour des yeux (parfois soulignées d’un double trait de pastel noir et de pastel rouge ou de sanguine), les cils et certains éléments (verrues, pilosité), qu’il semble dépeindre avec plaisir » (“Lagneau”, p. 17). Questi elementi caratterizzano anche il disegno della Galleria Sabauda, in cui, come spesso accade nei disegni di Lagneau, è evidente l’attenzione posta nella resa dello sguardo che è diretto con disinvoltura e intensità verso lo spettatore. Lagneau caratterizza i suoi personaggi, disegnando esclusivamente alcuni elementi tipici del loro stato sociale, come i vestiti o il copricapo. Come in tutto il suo catalogo, non è quindi possibile identificare il personaggio ritratto. Quest’ultimo, un giovane uomo rappresentato in grandezza naturale, girato di tre quarti e con un berretto sul proprio capo, deve essere confrontato con il “Ritratto d’uomo di tre-quarti con un cappello di feltro rotondo”, disegnato a pastello (Parigi, Museo del Louvre, inv. 27444 recto)
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100351200
- NUMERO D'INVENTARIO 988
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Galleria Sabauda
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0