Sacra Famiglia
dipinto,
Albani Francesco (bottega)
1578/ 1660
Rappresentata a mezza figura, al centro della scena la Madonna è in posa di tre quarti e allatta il Bambino che toiene tra le braccia. Sulla destra appare San Giuseppe che tiene nella destra due libri e con la sinistra un bastone. Nel lato opposto compaiono due angeli oranti che guardano amorevolmente la scena. La cornice in legno dorato presenta ai quattro lati fioracci a rilievo
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Albani Francesco (bottega): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale, Manica Nuova
- INDIRIZZO Via XX Settembre, 86, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera proviene dal lascito dei marchesi Falletti di Barolo. Fu donata alla Sabauda nel 1864 assieme ad altre opere, molte delle quali di carattere religioso. E' stato più volte segnalato (Di Macco, 1995) come la collezione dei marchesi Falletti fosse in linea con il gusto dei duchi di Savoia e difatti un alto rappresentate della Casa Sabauda commissionò proprio ad Albani la nota serie degli elementi, inviata a Torino nel 1633. Nel catalogo del 1971 Noemi Gabrielli vuole l'opera realizzata da un seguace dell'Albani (Gabrielli 1971). Il tema della Sacra Famiglia fu molto frequentato dal pittore bolognese, se ne conoscono infatti diverse versioni della quali la più antica è forse quella conservata all'Accademia di San Luca di Roma (inv 122/431; Golzio 1939). Nel 1999 Catherine Puglisi, nella monografia dedicata a Francesco Albani, conferma l'opinione della Gabrielli riconoscendo nel dipinto della Sabauda una la replica di un originale andato perduto e da relazionare, secondo la studiosa, ad un disegno preparatorio conservato alla Holkham Hall, individuato e pubblicato nel 1969 da Harris ma da questi avvicinato ad un'altra versione di Palazzo Pitti (Harris 1969). Secondo la Puglisi il disegno funzionerebbe invece da studio per la versione conservata all'Accademia di San Luca, databile sul 1630; al differente formato orizzontale della versione romana rispetto al dipinto fiorentino si unisce anche la diversità d'impianto: la Madonna è raffigurata infatti di tre quarti mentre guarda amorevolmente il Bambino, così come accade nel disegno, impostato peraltro sull'andamento orizzontale e particolarmente curato nelle zone centrali che compaiono anche nella replica ovale di Torino, collocabile posteriormente al 1630 (Puglisi 1999). Della composizione ovale si possiede un'incisione seicentesca realizzata da Simmoneau
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100350870
- NUMERO D'INVENTARIO 617
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0