Clio

orologio da mensola, 1835 - 1840

Base a parallelepipedo, forma piramidale con fulcro nella testa della musa Clio laureata, posta sopra un basamento con ruderi. Piedini a fogliame e volute; mascherone femminile; modanature con tralci di vite, testa di satiro con cartelle, festoncini e frutta, agli angoli della base; Amorino simboleggiante la Poesia (?) entro clipeo da cui si dipartono due festoni di frutta, applicati alla base, cornice con palmette nella base.Montaggio: 4 lunghe viti con bulloni costituiscono l'ossatura dell'orologio.Quadrante in smalto bianco su metallo con ore in numeri romani in nero e schema circolare per i minuti. Lancette sottilmente traforate e dorate. Lunetta semplice entro cornice facente parte della cassa.Movimento: tipo Parigi, diametro 95 mm. Scappamento ad ancora media. Pendolo tipico ma esile con sospensione a filo e regolazione da tergo. Forchetta semplice. Bariletti dentati. Partitora

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
    METALLO
    velluto
  • MISURE Profondità: 25.9 cm
    Altezza: 79.6 cm
    Larghezza: 61.2 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Parigina
  • ATTRIBUZIONI Pons Honoré (notizie 1807-1858 Ca): orologiaio
    Cochon Fidèle (attivo Metà Sec. Xix): cassaio
    Musy Père & Fils (1706/ 1870 Ca): fornitore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Registrato negli inventari come pendola rappresentante la poetessa Saffo, l'esemplare è probabilmente da identificarsi con il "grande pendulo in bronzo dorato" per la Sala del trono pagato ai Musy nel 1840 (cfr. ASTO Sez. Riunite, Registri mandati Spese diverse, 1839, tomo II, vol. 49, f. 101), luogo in cui è documentato ancora nel 1880. Stilisticamente l'opera appare già influenzata dal revival rocaille degli anni trenta dell'Ottocento ed è, quindi, ipotizzabile una attribuzione al 1839 a opera di una manifattura parigina, come proposto da Paolo San martino, che accosta l'opera in particolare a pezzi databili verso il 1840 del Musée Paul Dupuy di Tolosa (cfr.Tardy, La Pendule Française dans le Monde, Parigi 1949, 5 ed. (1981-1982), vol. III, p. 23; P. San Martino, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 62, p. 214). Il movimento, firmato da Honoré Pons e da Fidèle Cochon è databile al 1835-1840 (cfr. G. Brusa, in Ibid.).L'esemplare è munito di zoccolo in legno e velluto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216102
  • NUMERO D'INVENTARIO 223
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul quadrante - Musy/ Père et Fils/ h.rs du Roy/ A TURIN - corsivo - a incisione - francese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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