tentazione di Sant'Agnese
Il dipinto di formato rettangolare raffigura la giovane Agnese, col capo circonfuso di luce, appoggiata ad un basamento in pietra su un?area lastricata, chiusa da una quinta architettonica sulla sinistra ed un parapetto con vaso, mentre sullo sfondo si scorge un paesaggio agreste. Ai piedi di Agnese, nei cui pressi è accucciato un agnello (attributo iconografico della Santa) giace riverso un uomo. L?episodio illustrato riprende la tradizione secondo cui Agnese, rifiutate le attenzioni del figlio del prefetto di Roma, fu condannata come cristiana ad essere esposta al Circo Agonale, presso l?attuale piazza Navona, dove un uomo - che cercò di avvicinarla - cadde morto prima di poterla sfiorare e miracolosamente risorse per intercessione della Santa
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Francese
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Sacchetti Giovanni Francesco
Dufour Pierre
- LOCALIZZAZIONE Chiesa della Visitazione
- INDIRIZZO via XX Settembre 25, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto appartiene ad un ciclo commissionato dalle suore dell?Ordine della Visitazione a completamento di un raffinato progetto iconografico concepito in occasione del primo allestimento della chiesa, quando si realizzarono dieci nicchie con statue di Santi e, sopra e sotto, venti riquadri di formato rettangolare, riservati all?inserimento di tele dipinte, secondo un progetto ispirato dal teologo gesuita Giovanni Pietro Ferrari. Il programma originario, compiuto per le celebrazioni della beatificazione di San Francesco di Sales dal 25 giugno al 2 luglio 1662, prevedeva la presenza di tele illustranti allegorie di virtù dei Santi attraverso emblemi e motti, con iscrizioni. Soltanto in un secondo momento, non definito dai documenti finora emersi ma verosimilmente dopo la canonizzazione proclamata da papa Alessandro VII il 19 aprile 1665, tali dipinti furono sostituiti dagli attuali, i quali non sono tutti coevi e coerenti tra loro, verosimilmente a causa di danneggiamenti e/o furti. Lo stato conservativo riscontrato al momento dell?ultimo intervento di restauro denunciava ossidazioni della vernice e problemi di ancoraggio con conseguenti deformazioni e lacune della pellicola pittorica, oltre a localizzate ridipinture (cfr. relazione di restauro in SBSAE, Archivio Restauri, pratica n. AR15756). Il manoscritto conservato nel Monastero della Visitazione a Moncalieri (?Abregé de La Fondation ce Monastere de Turin fait par notre Chere S.r M.e Gertrude Provane de Leïni Selon le vieux Stile Pour la Bibliothèque Maisone?, pp. 137-138) ricorda la realizzazione delle nicchie e delle tele: nel 1660 ?Nos soeurs procurerent aussi ce qui fut necessaire pour faire les 10 Statuë posée dans les 10 Niches qui sont tout au tour de Notre Eglise et les deux du Choeur des Pretres, et deux autres soeurs firent faire les 20 tableau qui sont au dessus, et au dessous des dites Statuës representant les principales actions de la vie de N.R.P. qui ont eu plus de rapport au S.t qu?elles representent, une autre S.r fit peindre le Mistere de la Visitation à fresco sur le Portail de cette nouvelle Eglise par M.r Luc peintre excellens en ce genre?. Il verbale di requisizione del convento e della chiesa da parte del Governo francese del 15 settembre 1802 inventaria i dipinti ?au tour de l?Eglise vingt Petits tableau garnir de petites corniches dorees incrustes dans la muraille representant l?Instoire de S.t Francois de Sales, et des Visitandines? (ASTO, Governo francese, m. 287, n. 10). La bibliografia consultata, riportata nel relativo paragrafo, riferisce il ciclo pittorico a Giovanni Francesco Sacchetti, rifacendosi ad una nota di Vernazza ripresa da Baudi di Vesme, con datazioni prossime al 1660-1661 o 1665, ad eccezione del saggio di Jean-Marie Marquis del 1984, che propone il nome di Pierre Dufour e una datazione al 1665. I dati stilistici inducono ad escludere l?attribuzione a Sacchetti in favore di un?attribuzione ad ambito francese, ipotizzando l?intervento di uno dei pittori d?Oltralpe attivi presso la corte sabauda, in particolare per Carlo Emanuele II e Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, entrambi sostenitori dell?Ordine. La corretta interpretazione dei dipinti, tavolta fraintesa nella bibliografia consultata, individua ogni partitura della decorazione plastica, letta in senso verticale, come celebrazione in senso allegorico di una virtù, dichiarata nell?iscrizione presente nei cartigli in stucco sopra le statue, esemplificata dal Santo effigiato in stucco, da un episodio della sua vita e da uno tratto dalla biografia di San Francesco di Sales, intesa come compendio di tutte le qualità. Il soggetto del dipinto in esame esemplifica le virtù dell'innocenza e della castità
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100215640
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0