La serie di ventiquattro lesene, lisce e angolari in corrispondenza dei pilastri architettonici, riveste le pareti della chiesa, e consta di nove elementi in ognuno dei due lati della navata e sei nel presbiterio. Ogni lesena si articola in un basamento dorato, su cui si sviluppa la parte centrale dipinta di finto marmo verde lungo i lati e finto marmo rosso a macchia all?interno di due specchiature verticali delimitate da cornici dorate con motivo a rosone al centro, e culmina in un capitello ionico con capitello corinzio. Questo, tra le foglie d?acanto, contiene due pastorali disposti specularmente e nella cornice di chiusura una decorazione vegetale al centro

  • OGGETTO lesena
  • MATERIA E TECNICA LATERIZIO
  • AMBITO CULTURALE Ambito America Settentrionale
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa della Visitazione
  • INDIRIZZO via XX Settembre 25, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L?analisi delle fonti storiche e i risultati della recente campagna di restauro permettono di formulare alcune ipotesi circa la realizzazione delle lesene, la cui datazione al 1660 ca. qui proposta si riferisce soltanto alla parte strutturale, successivamente arricchita di decorazione dipinta. Dalla relazione di restauro (conservata in SBSAE, Archivio Restauri, pratica n. AR20291) si apprende che le lesene sono costituite da ?arriccio su laterizio, finito da impasto di polvere di marmo bianca e calce?, finitura completata da ?velature cromatiche? a finto marmo e protette da un velo di cera. I dati del restauro (relazione in SBSAE, Archivio Restauri, pratica n. AR15756) indicano inoltre che le fasi sovrapposte riscontrate in tutte le decorazioni del primo ordine decorativo, fino al cornicione, erano almeno due (una settecentesca e una ottocentesca) che si estendono anche alle dorature. La lettura del manoscritto conservato nel Monastero delle Visitandine a Moncalieri (?Abregé de La Fondation ce Monastere de Turin fait par notre Chere S.r M.e Gertrude Provane de Leïni Selon le vieux Stile Pour la Bibliothèque Maisone?, pp. 135, 177, 207) fornisce importanti elementi di riflessione. Subito dopo la costruzione avvenuta nel triennio 1657-1660, nella chiesa ? ?tout batit sur l?ordre Corinthe composé et melé à dessin fut si bien, et si promtem.[ent] executé que tout le Monde l?approuva lors? - nel 1660 sarebbero stati andati avanti i lavori per ?les Ornements, et la Platissure incessamment?. Tra il 1672 e il 1675 fu preparata una tappezzeria di damasco cremisi per le 24 lesene, mentre tra il 1689 e il 1691 si aveva in progetto di ?couvrir de Marbre les 10 lezenes des Pilastres?, rivestimento mai realizzato. Si presume quindi che la decorazione a finto marmo possa essere stata realizzata nel terzo quarto del Settecento, in occasione del centenario della canonizzazione di San Francesco di Sales (1765) o per la canonizzazione di Jeanne Françoise Frémyot de Chantal (1767). Conferma tale ipotesi lo studio di Cristina Mossetti citato in bibliografia, secondo cui ?l?articolato impianto decorativo seicentesco, organizzato con nicchie e statue in stucco lucido, piccole tele collocate su fondo chiaro a marmorino e decorazioni poi dorate, fu delimitato da nuove specchiature a finto marmo. Si assecondava il <> per le macchie colorate conosciute nel Settecento, verosimilmente dopo il 1768, anno di canonizzazione della beata Giovanna di Chantal?
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100215634
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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