La parte inferiore delle pareti della chiesa è rivestita di una complessa zoccolatura in marmo, composta da lastre in marmi diversi montate secondo un raffinato progetto decorativo che segue la struttura della chiesa, con parti aggettanti rispetto al filo delle pareti come basamenti in corrispondenza delle lesene. La zoccolatura si articola in sedici pannelli sul lato sinistro e quindici sul destro della navata. A raccordo col pavimento sono lastre di colore grigio, sormontate da una fascia in marmo rosso venato. La parte centrale si articola in pannelli rettangolari disposti in modo alternato: uno con cornice esterna di colore grigio (con decoro mistilineo interno con cornicette gialle e nere e sfondati in marmo verde al centro e laterali in rosso a macchia) e uno con cornice esterna di colore nero (con decoro mistilineo interno con cornicette gialle e nere e sfondati in marmo rosso a macchia al centro e laterali in marmo verde). I riquadri intarsiati sono applicati su lastre di pietra, non visibili dall?esterno, applicati tramite malta a base di colofonia e staffe in ferro. Chiudono il rivestimento una fascia gialla ed una cornice aggettante in marmo rosso venato
- OGGETTO zoccolatura
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MATERIA E TECNICA
marmo giallo/ scultura
FERRO
PIETRA
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Chiesa della Visitazione
- INDIRIZZO via XX Settembre 25, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il manoscritto conservato nel Monastero della Visitazione a Moncalieri (?Abregé de La Fondation ce Monastere de Turin fait par notre Chere S.r M.e Gertrude Provane de Leïni Selon le vieux Stile Pour la Bibliothèque Maisone?), fonte preziosa per i principali lavori condotti nella chiesa fino al 1695, registra il rinnovamento del presbiterio e l?erezione dell?altare maggiore nel 1689 ma sembra tacere circa la realizzazione della zoccolatura nell?intera aula. Si ritiene quindi verosimile che la zoccolatura, che presenta elementi comuni -nei materiali e nella disposizione decorativa dei marmi - alla parte inferiore dell?altare maggiore, sia stata compiuta qualche decennio dopo, come completamento. Citata nella guida di Craveri del 1753 (C.G. Craveri, ?Guida de? forestieri per la Real Città di Torino??, Torino 1753, rist. anast. a cura di A. Peyrot, Torino Le livre precieux 1969, p. 76), la zoccolatura compare anche nel verbale di requisizione del convento e della chiesa da parte del Governo francese del 15 settembre 1802 ?tout le tour de l?Eglise reset a la hauteur de huit pieds de marbre de rapport de differents couleurs? (ASTO, Governo francese, m. 287, n. 10). Più volte riparata a causa dei danni prodotti dalle infiltrazioni di umidità, prima del recente e limitato intervento di restauro, la zoccolatura aveva subito interventi manutentivi intorno al 1919, in occasione del rifacimento dell?altare della cappella destra (con lettera del Soprintendente ai Monumenti del Piemonte Cesare Bertea, del 28 novembre 1919, si autorizzava la realizzazione dei lavori e nel 1920 se ne ribadiva la necessità; in Archivio della Congregazione della Missione, Casa di Torino, u.a. 5590 e 5638) e negli anni Sessanta. Dalla relazione di restauro (in SBSAE, Archivio Restauri, pratica n. AR20821) si apprende che è stata restaurata una superficie di 9 mq nel primo settore in corrispondenza del primo pilastro entrando a destra della chiesa. La zoccolatura risulta schedata, senza numero di catalogo, in un modello cartaceo datato 7 marzo 1928 conservato all?Ufficio Catalogo della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte (nn. 5255-5285)
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100215632
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0