La nascita di Vittorio Amedeo II. scena storico - allegorica
stampa smarginata,
1666 - 1666
Antonio De Piene (notizie 1660-1695)
notizie 1660-1695
Dauphin Charles (1625-1628 Ca./ 1678)
1625-1628 ca./ 1678
Allegorie-simboli: nascita di Vittorio Amedeo II di Savoia
- OGGETTO stampa smarginata
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MATERIA E TECNICA
bulino
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MISURE
Altezza: 350 mm
Larghezza: 470 mm
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ATTRIBUZIONI
Antonio De Piene (notizie 1660-1695): incisore
Dauphin Charles (1625-1628 Ca./ 1678): inventore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Accademia delle Scienze
- INDIRIZZO Via Accademia delle Scienze, 6, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rame si collega al filone di incisioni ornamentali per dissertazioni accademiche di cui è ricca la cultura grafica dei secoli XVII e XVIII. Al centro campeggiano le figure di Maria Giovanna Battista e di Carlo Emanuele II ai quali viene presentato da due figure femminili il neonato Vittorio Amedeo. Gli stemmi dei domini territoriali, effettivi e di pretesa contornano le figure; al di sopra di tuttoi si pone lo stemma del Principe di Piemonte del quale si celebra la nascita. IL rame propone in basso ancora due stemmi con le relative imprese. A destra quello dei San Martino (consegnamento 19 giugno 1687) inquartato, al primo e quarto losangato d'oro e d'azzurro; al secondo e terzo di rosso, con corona marchionale. Sostiene lo stemma, inserito in una cartella barocca, un putto alato, che porta un nastro col motto "SANS. DESPARTIR". A sinistra lo stemma dell'Accademia dei Fulminati e l'impresa OMNES EODEM., l'una e l'altra opera di Emanuele Tesauro, figura centrale della cultura della corte sabauda. Stemma e impresa dei fulminati si dilatano a tutto il resto della raffigurazione tramite i dardi scagliati dalla machina fulminalis che, mentre li sostengono, riferiscono allegoricamente al sovrano gli stemmi delle terre del dominio. Da tali elementi formali e grazie pure ad una annotazione tergale della stampa, ricavata dal rame, I. Massabò Ricci (1981, p. 177-179) ipotizza un legame della tesi, di cui l'incisione era ornamento e celebrazione, con la potente Accademia Gesuiotica dei Fulminati e con i d'Agliè probabilmente lo stesso Filippo d'Agleè, fedele e potente consigliere di Carlo Emanuele II. M. di Macco ha rilevato la relazione dell'immagine celebrativa qui analizzata, con altra occasione decorativa già "concettualmente sperimentata nel Palazzo Ducale vecchio di Torino", dove nella sala delle provincie, erano disposte, commissionate da Carlo Emanuele I, le raffigurazioni allegoriche dei territori del Ducato. (M. di Macco, 1989, p. 279)
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100214273
- NUMERO D'INVENTARIO 2895
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
- ISCRIZIONI in basso al centro - Carolus Delphinus Pict. Pr. is. Carin: Del. Depienne. S. R. C. Incisor monteregali. f. i 666 - corsivo - a matita blu - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0