POLTRONA,
1825 - 1849
La poltrona si compone di schienale ornato da motivi a palmetta ai lati e spazio per impugnatura al centro, sedile trapezoidale e due braccioli a ricciolo. Poggia su gambe anteriori tornite ad anelli e posteriori a sciabola. Il sedile ha un rivestimento in tessuto a righe azzurre e verdi montato nel corso di un restauro non documentato, con foderatura che impedisce di scorgere eventuali altri numeri d'inventario presenti sul lato inferiore
- OGGETTO POLTRONA
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
- INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La poltrona proviene da Palazzo Reale, come altri arredi stilisticamente simili oggi conservati al Chiablese, e in origine era utilizzata in uffici amministrativi dell' "Archivio Della Real Corte" come "seggiolone da scrittoio" rivestito "di tela americana". La poltrona mostra analogie stilistiche con arredi disegnati per le residenze sabaude da Pelagio Palagi, eseguite dalla bottega torinese di Gabriele Capello detto il Moncalvo e dalla manifattura Peters (cfr. E. Colle, "Il mobile impero in Italia", Milano 1998, pp. 381-382 n. 124). Per confronti si rimanda ad una sedia marchiata Peters conservata nel castello di Racconigi, con cui condivide materiali e techiche costitutive, forma ed elementi decorativi come il motivo fogliato, variante della palmetta palagiana (cfr. Castelnuovo E./ Rosci M., a cura di, "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna 1773-1861", catalogo della mostra, Torino 1980, v. II p. 636 scheda n. 693 di Baccheschi E.). Tommaso Enrico Peters (Inghilterra .... - Genova 1852) giunse a Genova nel 1817 ed introdusse sul mercato italiano nuovi modelli e metodi di lavoro, in cui era evidente il gusto per i mobili in mogano con sobri intagli, ispirati ai repertori di disegni pubblicati da George Smith. La vasta e variegata produzione della bottega, che si serviva di macchinari e tecniche innovative, ebbe grande successo di mercato tra la borghesia e le grandi famiglie aristocratiche del tempo. Per Casa Savoia realizzò sia mobili nell'aulico gusto Impero per ambienti di rappresentanza sia altri più "moderni" per le sale di appartamenti privati. In Piemonte nel quarto e quinto decennio del secolo l'ebanista avviò una proficua collaborazione con Pelagio Palagi, che disegnò dettagli decorativi e progettò anche la struttura lignea di arredi in mogano "tuttora nel Castello di Racconigi; alcuni anche nel Palazzo Reale di Torino". La vicenda della manifattura Peters si chiuse bruscamente a causa di gravi difficoltà economiche tra il 1849 e il '50 e lo stesso Peters morì il 19 settembre 1852
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100211126
- NUMERO D'INVENTARIO 11027 DC
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino Asti Cuneo Biella e Vercelli
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- ISCRIZIONI fascia sottosedile - [corona] 18466 DC - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0