cornice, opera isolata - ambito piemontese (secondo quarto sec. XIX)

cornice, 1825 - 1849

Cornice dorata con ampio sguscio centrale liscio con controprofilo esterno semplicemente delimitato da un gradino liscio mentre la battuta presenta una decorazione a piccole foglie lanceolate

  • OGGETTO cornice
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
    pastiglia/ doratura
  • MISURE Profondità: 7.6
    Altezza: 49.8
    Larghezza: 58.3
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto raffigurante un paesaggio con cascinali e contadine è ricordato nelle collezioni del castello di Agliè a partire dal "Catalogo dei dipinti..." compilato dal pittore Sampietro nel settembre del 1855, dove lo riconosciamo nella tela n. 577 ricordata nell'"Alloggio del Marchese d'Angrogna" con il titolo di "Paesetto nei d'intorni di Roma". Con lo stesso titolo la tela è segnalata al secondo piano nobile, nella camera da letto (76) dell'Alloggio del I Ministro, nel 1876 con il numero 4990: "1 Quadretto a olio cornice dorata rappresentante "Un paesello nei dintorni di Roma". Nello stesso ambiente, nel 1927 indicato come "Camera da Letto, con Alcova detta del 1° Ministro, 29" sono genericamente inventariati "2 Quadretti ad Olio con cornici dorate, rappresentanti Paesaggi di Scuola Moderna" con i numeri 793 e 794.Lo riconosciamo nuovamente con certezza solo nel 1964, quando con il numero 1683 è depositato in una "Guardaroba": "Dipinto olio con cornice. Strada, prati, animali e dietro la cascina 0,41x0,33", stimato 15.000 lire. Dal 1984 è nuovamente appeso nella camera da letto n. 6 dell'Alloggio del I Ministro, ora detto "Vecchia Amministrazione". Le fonti non offrono purtroppo alcuna indicazione circa l'autore dell'opera, la cui esecuzione dovrebbe comunque cadere intorno al secondo quarto del XIX secolo, quando, in particolare a partire dagli anni Trenta la pittura di paesaggio conosce a Torino una notevole affermazione; l'interesse per questo genere è largamente attestato anche presso la corte, come dimostra la commissione fatta dalla stessa regina Maria Cristina, ormai vedova di Carlo Felice, nel 1838 della "Veduta del Castel dell'Uovo" a Massimo d'Azeglio e di due immagini dell'Abbazia di Altacomba richieste a Giovanni Migliara (R. M. Serra, Qualche conto a proposito della pittura di paesaggio in Piemonte negli anni Venti e Trenta dell'Ottocento, in Migliara e la cultura del suo tempo. Tavola rotonda 30 gennaio 1978, Alessandria 1978, p. 20). La decorazione della cornice a piccole foglie lanceolate nella battuta interna e ampio sguscio centrale liscio con profilo molto aggettante è tipica della produzione dei primi decenni del XIX secolo come ha messo in evidenza Carlotta Craveri nella sua tesi di laurea riguardante l' "Analisi del patrimonio di corniceria conservato presso la Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino" (1994-1995)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100207140
  • NUMERO D'INVENTARIO 404
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI lato destro esterno, in basso - 4996, su etichetta rettangolare dentellata e bordata con filetto blu ottagonale, corrispondente all'inventario Agliè 1927 - lettere capitali - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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