Leopoldo II salva alluvionati durante lo straripamenti dell'Arno
dipinto,
1851 - 1851
Grassi Giovanni (notizie 1843-1851)
notizie 1843-1851
Il dipinto, entro cornice lignea intagliata e dorata, raffigura un'alluvione del fiume Arno. Nelle campagne allagate è ritratto su una barca il duca Leopoldo II, nell'atto di sorreggere una donna estratta dalle acque. Alcuni naufraghi sono dipinti su zone di terra o alberi affioranti dall'acqua di piena ed in lontananza si scorgono alcune case
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 118
Larghezza: 143
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ATTRIBUZIONI
Grassi Giovanni (notizie 1843-1851)
- LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La catena inventariale rivela che il dipinto fu collocato fin da subito nella Galleria verde, dove è documentato dal 1855 al 1876 (nel registro del 1908 non è stato riscontrato), poi trasferito al secondo piano, dove è censito nel "Salotto d'angolo (15)" nel 1927, per tornare nuovamente nella Galleria, dove risulta nel 1964. Edith Gabrielli cita il dipinto, raffigurante "Il granduca Leopoldo II salva dei naufraghi durante la piena dell'Arno", riferendo che sarebbe stato "terminato nel 1851 da Giuseppe Grassi", sciogliendo in tal modo la firma "Grassi G." (cfr. Edith Gabrielli, "Le decorazioni e gli arredi" in D. Biancolini - E. Gabrielli, "Il Castello di Agliè. Gli Appartamenti e le Collezioni", Torino 2001, p. 64). Si ritiene invece che il nome corretto sia Giovanni Grassi, autore anche di altri dipinti conservati nel castello di Agliè. Tale ipotesi si basa sia sul confronto delle firme sia su ragioni storiche, dal momento che i comuni repertori biografici non riportano un pittore di nome Giuseppe Grassi attivo in questi anni. Giovanni Grassi, nato a Casale (AL) nella prima metà del XIX secolo, "dipinse prevalentemente paesaggi" ed è ricordato nei cataloghi delle mostre della Promotrice di Torino dal 1843 al 1851 con tele raffiguranti paesaggi ed episodi di romanticismo storico (cfr. Eraldo Bellini, "Pittori piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento", Torino 1998, p. 220). Le altre opere presenti ad Agliè, nel deposito al secondo piano, sono documentate da mandati di pagamenti reperiti nel fondo archivistico "Casa di Maria Cristina", e raffigurano tre personaggi della serie dei Cavalieri dell'Ordine Supremo della SS. Annunziata, realizzati negli anni 1844-45, e "Labano alla ricerca dei suoi idoli", pagato nel 1845. La descrizione del dipinto nella ricognizione inventariale del 1857, con la sigla "M. T." nella voce relativa al numero vecchio, e l'etichetta sulla cornice, "PROPRIETA' DI S.M./ LA REGINA MADRE/ MARIA TERESA", indicano l'appartenenza dell'opera al patrimonio di Maria Teresa, moglie di Carlo Alberto di Savoia e madre di Vittorio Emauele (poi II) e Ferdinando, Duca di Genova. Lo stesso soggetto della tela, celebrativo del granduca Leopoldo II, indica il legame con la Toscana, che Maria Teresa aveva in quanto figlia del granduca di Toscana Ferdinando III d'Asburgo Lorena e di Luisa Amalia di Borbone Napoli. Si ritiene dunque verosimile che la commissione del dipinto sia stata affidata al Grassi dalla vedova Maria Teresa per celebrare un episodio storico della vita del fratello Leopoldo II (Firenze 1797 - Roma, 29 gennaio 1870), salito al potere nel 1824. Rimasto vedovo della granduchessa Marianna Carolina, principessa di Sassonia presa in moglie nel 1817, Leopoldo II nel 1833 sposò la principessa Maria Antonia delle Due Sicilie, da cui ebbe l'erede Ferdinando nel 1835
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100207088
- NUMERO D'INVENTARIO 669
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in basso, a sinistra, in nero - Grassi G. 1851 - corsivo - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0