lampadario, opera isolata - ambito piemontese (seconda metà sec. XVIII)
lampadario
1750 - 1799
Lampadario a quattro bracci principali mistilinei rivestiti da strisce di cristallo e quattro minori, questi ultimi a tre elementi, per un totale di 16 reggi-candela. I pendenti, alcuni di sostituzione, hanno forme diverse. Il lampadario, già elettricato in passato, è stato nuovamente predisposto per il collegamento elettrico
- OGGETTO lampadario
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MATERIA E TECNICA
CRISTALLO
FERRO
ottone/ argentatura
VETRO
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa della Regina
- INDIRIZZO Strada Comunale Santa Margherita, 79, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli inventari storici di Villa della Regina, ad eccezione di quello del 1931, ricordano nel Salone un lampadario a 16 luci come quello in esame e anche una fotografia di J. David, databile al 1895-1896 (cfr. neg. SBAS TO 136958/ originale in ASTO, INFM, cat. 21 u.a. 953 negativo 93390), documenta un manufatto di fattura analoga a quello superstite. E' noto tuttavia che gli eventi bellici della seconda guerra mondiale (in particolare i bombardamenti delle notti tra il 20 e il 21 novembre e tra l'8 e il 9 dicembre 1942 e dell'8 agosto 1943) danneggiarono gravemente il Salone, determinando la perdita dell'affresco centrale della volta, e dunque difficilmente si sarebbe potuto salvare un oggetto così fragile. Si può ipotizzare quindi che il lampadario sia stato smontato, posto al riparo e solo più tardi ricollocato oppure che, una volta distrutto l'originale, si sia provveduto a sostituirlo con uno simile, dal momento che si tratta di un modello diffuso in residenze dell'aristocrazia e della corte piemontesi nel Settecento. Il lampadario trova confronti con esemplari studiati da Giovanni Mariacher ed identificati come prodotti di maestranze boeme o veneziane: "il tipo lavorato alla maniera boema ebbe vasta diffusione in tutta Europa e toccò varie regioni d'Italia; la sua prerogativa maggiore consisteva nella possibilità di ottenere la rifrazione delle luci, per via delle sfaccettature e molature dei cristalli" (G. Mariacher, "Lampade e lampadari in Italia dal Quattrocento all'Ottocento", Torino, 1981, p. 105).Nell'inventario corrente degli oggetti mobili di Villa della Regina il lampadario è identificato dal n. ?067. La restauratrice, Valeria Borgialli, ha provveduto ad integrare i pendenti mancanti con tredici elementi di recupero e quattro piattini in vetro di rifacimento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100206366
- NUMERO D'INVENTARIO s.n
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Villa della Regina
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0