ritratto di Cesare Della Chiesa conte di Benevello
stampa stampa di invenzione,
1864 - 1864
Gilli Alberto Maso (1840/ 1894)
1840/ 1894
Ritratti. Personaggi: Cesare Della Chiesa di Benevello. Oggetti: busto in marmo; tavolozza; pennelli; libro; calamaio; penna. Piante: lauro; quercia
- OGGETTO stampa stampa di invenzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
Gilli Alberto Maso (1840/ 1894): inventore/ disegnatore/ incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda, Fondo Grafica
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Accademia delle Scienze
- INDIRIZZO Via Accademia delle Scienze, 6, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa raffigura un busto ritratto di Cesare della Chiesa conte di Benevello (Saluzzo 1788 - Torino 1853) appoggiato su un piano coperto da un drappo e circondato da una tavolozza da pittore, una penna con calamaio, un ramoscello di alloro, un ramo di quercia e un volume aperto alla pagina del frontespizio con l'iscrizione "Statuto / società promotrice / delle / belle arti / 1842".L'incisione sembra preparatoria per quella realizzata da Gilli per l'Album della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino del 1864 ed è citata da Giovanni Vico nel suo "Dell'intaglio all'acquaforte e di alcuni intagliatori delle provincie subalpine", edito a Torino nel 1864, dove si specifica che Gilli utilizzò per la stampa una fotografia del busto in creta eseguito dallo scultore neoclassico Giuseppe Bogliani (1805-1881), ritenuto allora il ritratto più somigliante al conte di Benevello.L'esemplare utilizzato per l'album della Promotrice (vedi "La Società Promotrice delle Belle Arti in Torino. Album dedicato a S.S.R.M. il re Vittorio Emanuele II ed offerto a tutti i Benemeriti che contribuirono all'erezione dell'edificio per le esposizioni di belle arti, novembre 1864. Compilato da Luigi Rocca", Torino 1864", terza pagina) reca in basso le iscrizioni "CESARE DELLA-CHIESA DI BENEVELLO", "Lovera impresse" e Gilli fecit", mancanti in quella della Galleria Sabauda (che dovrebbe quindi essere la versione ante litteram).Gli attributi affiancati al personaggio rimandano alle sue molteplici attività di pittore, incisore, letterato, studioso di agronomia, filantropo, funzionario pubblico e dal 1949 senatore. Importante fu il ruolo del Benevello in seno alla politica artistica piemontese come fondatore della Società Promotrice delle Belle Arti nel 1842 (ne fu presidente fino al 1850). Cfr. in proposito la voce a lui dedicata nel catalogo a cura di E. Castelnuovo e M. Rosci, "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna. 1773-1861", Torino 1980, v. III pp. 1431-32 (di F. Mazzocca).Il foglio fu donato alla Pinacoteca nel 1876 da Giovanni Vico, come si ricava sia dall'inventario della Pinacoteca steso a partire dal 1871 dall'allora direttore Francesco Gamba (registrazione nell'anno 1876) sia dal catalogo della collezione di grafica del 1885, sempre di Gamba (annotazione "dono del Cav. G. Vico").L'opera è ancora conservata nell'Album 26 D, secondo l'ordinamento dato alla raccolta delle incisioni della Galleria Sabauda da Francesco Gamba nel 1885
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100205745
- NUMERO D'INVENTARIO 2998
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI sul frontespizio del volume - STATUTO / società promotrice / delle / belle arti / 1842 - a matita -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0