Madonna con angeli
dipinto,
post 1640 - ante 1660
La Madonna, in atteggiamento orante, è rappresentata a mezzo busto, circondata da una coltre di nuvole da cui sbucano le teste di due cherubini. Colori dai toni molto freddi (rosa, bianco, blu). Semplice cornice a listelli in legno scuro
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 75 cm
Larghezza: 60 cm
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ATTRIBUZIONI
Salvi Giovanni Battista Detto Sassoferrato (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
- LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
- INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera fa parte di una delle più consistenti donazioni all'Accademia Albertina, quella dell'arcivescovo marchese Vincenzo Mossi di Morano, avvenuta, dopo varie traversie, nel 1828. L'opera è stata esposta e studiata in occasione della mostra "Giovan Battista Salvi il Sassoferrato" (Sassoferrato, 1990). Si rifà, con minime variazioni, alla tela con l'Assunzione della Vergine oggi a Tarbes (Tarbes, Museo Massey - Inv. D 55.6.1 - già Perugia, abbazia benedettina di San Pietro) la quale, a sua volta, si propone come sintesi di tre opere di Guido Reni: l'Assunzione del Museo di Lione, quella della parrocchiale di Castelfranco Emilia e l'Immacolata Concezione del Metropolitan Museum di New York. Un'ipotesi per questa derivazione è che l'opera di Tarbes si ispiri ad un quarto dipinto di Reni, oggi perduto. Della tela dell'Albertina esistono diverse derivazioni con piccole varianti, più che altro nel numero e nella disposizione dei cherubini: Boston College (Newton, Massachussets), Francoforte, Karlsruhe, Bergamo. L'autore trae il rigore di una composizione chiara, la purezza della grafia, la saldezza dei personaggi e la dolcezza della luce dalla pittura umbra del sec. XV (Perugino, Spagna, Raffaello); il suo classicismo si sublima in un purismo, che spesso porta a risultati che appaiono assai vicini alle esperienze dei nazareni del sec. XIX . La sua fama poggia soprattutto sui numerosi quadri di devozione; creò, infatti, due o tre prototipi che lui e la sua bottega replicarono all 'infinito, per corrispondere alle esigenze di una numerosa clientela privata. Le immagini rappresentano sempre la Vergine,sia col Bambino e angeli sia da sola, a mezzo busto su fondo scuro, con la testa china e le mani giunte. La semplicità della composizione, l'espressione di un quieto sentimento religioso, la finezza dell'esecuzione ne assicuravano il successo. L'opera torinese è considerata di ottima qualità e presenta le caratteristiche peculiari del Salvi: la freddezza dei toni cromatici unita alla dolcezza tenue degli atteggiamenti e dei visi. La successione dei numeri di catalogo nei diversi inventari è stata desunta dalla tabella pubblicata al termine dell'intervento: N. GABRIELLI, Inventario degli oggetti d'arte esistenti nella R. Accademia Albertina di Belle Arti in Torino, in "Bollettino Storico Bibliografico Subalpino", anno XXXV, n. III, 1933, pp. 137-200, in particolare188-198
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204653
- NUMERO D'INVENTARIO 126
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI Sul retro del telaio, traversa superiore, su etichetta - [ETICHETTA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA] Madonna e/ cherubini - corsivo - dattiloscrittura -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0