crocifissione di Cristo

dipinto, 1542 - 1542

La scena occupa interamente la parete che separa il presbiterio dalla Cappella del Rosario. La parte inferiore dell'affresco è in parte limitata dall'arcata a tutto sesto che immette nella Cappella. Le due arcate non sono in asse tra di loro, poiché quella inferiore risulta spostata verso destra. La cornice che circonda la Crocefissione, seguendo l'arcata sovrastante, presenta un motivo a teste di cherubini, dalle cui bocche fuoriescono ghirlande a pallini, e un secondo motivo composto da elementi vegetali. La cornice appoggia su pilastri gialli decorati con un motivo a candelabre. La scena è disposta in maniera simmentrica intorno al Cristo crocefisso raffigurato in posizione frontale al centro della parete. Ai suoi lati ci sono quattro angeli, di cui due stanno raccogliendo il sangue con i calici, e i due ladroni, le cui croci sono poste di tre quarti. Ai piedi delle croci sono disposti numerosi personaggi raccolti a gruppi e vestiti con abiti e manti di tonalità scargianti

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Zanetti Antonio Detto Bugnate (notizie 1530- 1542)
  • LOCALIZZAZIONE Baceno (VB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La datazione e l'attribuzione di questo affresco sono attestati dal cartellino attaccato al pilastro di destra della Crocifissione, sul quale il pittore ha lasciato la sua firma e l'anno 1542, ripetuto nello spicchio soprastante, nel quale si precisa anche che la decorazione venne compiuta nel giugno del 1542. la grande Crocifissione venne realizzata su quella che era l'antica controfacciata della piccola chiesa romanica, dato che tutti gli storici concordano sul fatto che l'ambiente oggi corrispondente alla Cappella del Rosario in origine era una specie di atrio d'accesso alla chiesa orientata. L'Errera afferma che tutti gli affreschi realizzati dal Bugnate "richiamano l'attenzione per i medesimi caratteri di una facilità di pennello e di una disinvoltura di composizione troppo poco obbedienti al freno dell'arte e d'una bizzarra. ricerca di singolarità nei volti, nelle foggie [sic], negli atteggiamenti, negli aggruppamenti di tutti i personaggi: vedansi i volti dei ladroni nella Crocifissione, i drappeggi delle vesti degli angioletti, i ceffi singolari dei soldati a piè della croce,. i vessilli bizzarri, i cappelli d'ogni più grottesca foggia che lo Zanetti dipinge per ogni dove. Certo pecca troppo spesso il disegno e manca ogni espressione di sentimento, mentre lo sfoggio di singolarità attesta, insieme con molta facilità di pennello, assai più di bizzarria che d'ingegno; ma sono pur da ricordare la vivacità e il movimento dei gruppi e in più punti la nobiltà delle figure" (pp. 58-61). Anche il De Maurizi attesta che "i due cavalieri barbuti e aitanti ai piedi della Croce sono ritenuti i fratelli Gaspare e Baldassarre da Baceno" (p. 96), committenti dell'opera e ultimi discendenti della prestigiosa famiglia. Il Massara loda quest'affresco affermando che "è meraviglioso per la sua animazione vivace e veridica realtà in ogni suo aspetto" (p. 22). E' il Basello a farci osservare che "lo Zanetti realizza l'ampio affresco in piena crisi manieristica, soffrendone le difficili condizioni storico-politiche dell'Italia di allora. Vi è nel dipinto come un sentore di battaglie e di truppe occupanti il territorio, dove la natura controllata prospetticamente si presenta fedele ed accucciata ai piedi dell'invasore" (p. 34). Egli fa inoltre notare come curiosamente il numero tre, universalmente fondamentale per il cattolicesimo, si ripete ossessivamente come un simbolo numerico "nei tre alberi di fondo, nelle tre croci, nelle tre donne adagiate, nei tre cappelli dei nobili, nei tre cavalli, nei tre soldati partecipanti al gioco..." (p. 35)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100203946
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul primo cartiglio sul pilastro a destra - Antonius no / varie[n]sis pictor / abitator burgi / manerij fecit / 1542 - corsivo - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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