Carlo Emanuele I giovinetto complimenta San Carlo Borromeo al suo entrare in Torino 1578. Carlo Emanuele I di Savoia rende omaggio a San Carlo Borromeo

dipinto,

Davanti alla porta e alle mura di Torino, Carlo Emanuele I giovanetto, attorniato da vari personaggi della sua corte, accoglie a braccia aperte san Carlo Borromeo arrivato in città con un seguito di monaci e religiosi. Cornice in legno intagliato e dorato con decorazioni in pastiglia a volute vegetali

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Cusa Michele (1799/ 1872): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri
  • LOCALIZZAZIONE Convento dei Servi di Maria
  • INDIRIZZO Strada alla Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il quadro raffigura Carlo Emanuele I ragazzino di 16 anni, affiancato dal padre Emanuele Filiberto, che accoglie san Carlo Borromeo, giunto da Milano con un seguito di quindici prelati dopo quattro giorni di cammino (1578). Proprio per l'arrivo del santo in città Emanuele Filiberto aveva trasferito la Santa Sindone da Chambéry a Torino, in modo che questi potesse venerarla, assolvendo così a un voto espresso durante la peste di Milano del 1576, senza doversi spingere a piedi, come promesso, fino alla città dell'alta Savoia. Esso faceva parte della serie di dodici tele riferite alla fedeltà dei sudditi ai sovrani, di vari artisti, destinati ad arredare la Sala del Caffè di Palazzo Reale, rinnovata a partire dal 1841 sia sotto il profilo architettonico sia sotto quello della decorazione (Clemente Rovere nella sua "Descrizione del Reale Palazzo di Torino" del 1858 registra il dipinto sul "muro a mezzodì, a sinistra della porta", p. 156). Insieme ai tre ritratti sabaudi (Amedeo VIII di Arienti, Carlo Emanuele I di Molteni e Vittorio Amedeo II di Bezzuoli) e alle tre tele delle "benemerenze culturali" dei Savoia, di Storelli, che completavano l'arredo della sala (si veda in proposito il saggio di M. Tomiato in P. Dragone (a cura di), "Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1830-1865", Torino 2001, pp. 109-114), il nucleo fu inviato nel gennaio 1898 alla basilica di Superga e sistemato negli appartamenti reali annessi alla basilica (bolletta di scarico n. 6 del 31 gennaio 1898, cfr. nn. 259-276 dell'inventario di P. Reale del 1879-1898, A.S.T., Casa SM 4536). L'opera risultava dispersa nel catalogo della mostra "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna. 1773-1861, a cura di M. Rosci e E. Castelnuovo, Torino 1980, v. I, p. 421, dove si faceva riferimento alla relativa incisione realizzata da G. Zino per il volume "Fasti della Reale Casa di Savoia e della monarchia descritti da Tommaso Vallauri e corredati d'incisioni eseguite da valenti artisti sui disegni di G. Zino" edito a Torino da G. Pomba nel 1845 (pp. 33-35). Fortunatamente, invece, l'opera è presente negli appartamenti reali alla Basilica di Superga insieme al resto della serie (ricognizione effettuata in data 13.2.2001)
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100200856
  • NUMERO D'INVENTARIO 352
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI cornice, su targhetta inchiodata al centro in alto - CARLO EMANUELE I GIOVANETTO COMPLIMENTA/ SAN CARLO BORROMEO AL SUO ENTRAR IN TORINO/ MDLXXVIII - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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