fonte battesimale,
Zabreri Famiglia (bottega)
notizie 1455-1491

Fonte battesimale con fusto cilindrico scandito da quattro fasce cordonate, nodo a otto lati e vasca simile a coppa di calice. Foglie di acanto nervate a rilievo dividono la coppa in otto scomparti, sormontata da prisma ottagonale su cui è iscrizione in lettere gotiche uniformi e serrate. Sui lati della coppa, trigramma bernardiniano, figura a raggiera, scudo con croce, giglio. Sul nodo iscrizione con la data, figura canina, scudo con fiocchi della dignità ecclesiastica, croce di Malta, scudo con croce sabauda. Coprifonte realizzato con semplice ripiano ligneo sagomato

  • OGGETTO fonte battesimale
  • MATERIA E TECNICA PIETRA
  • AMBITO CULTURALE Ambito Cuneese
  • ATTRIBUZIONI Zabreri Famiglia (bottega): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Caraglio (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fonte battesimale faceva parte dell'arredo dell'antica chiesa, sempre dedicata a Maria Vergine Assunta, che occupava un'area di minori dimensioni su cui fu edificata la chiesa attuale. Al momento della demolizione, nel 1771, l'opera fu mantenuta per poi riutilizzarla nel nuovo edificio, probabilmente davanti alla nicchia con formella del Battesimo di Cristo nella prima cappella sinistra; in seguito fu spostata nell'attuale collocazione, inserita nella struttura lignea della controfacciata, dove resta quasi del tutto nascosta alla vista. Essendo impossibile vedere i lati addossati alla parete, si è seguita la descrizione dei diversi elementi decorativi e la trascrizione delle iscrizioni fattane da Coccoluto G. Il fonte battesimale della chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore di Caraglio, in Armando L. (a cura di), Da Pieve di Santa Maria a Parrocchia di Maria Assunta a Caraglio, Cuneo 2000, pp. XXV-XXX (con bibliografia precedente). L'opera, datata 1490, presenta caratteri stilistici e alcuni elementi, come le forme della scrittura, che la avvicinano al nutrito gruppo di manufatti lapidei attribuiti alla bottega dei fratelli Costanzo, Stefano e Maurizio Zabreri, bottega di scalpellini attivi nelle Valli Grana, Maira e Varaita durante tutto il XV secolo: Coccoluto G. Spigolature di paleografia e di scultura nel '400, in Bollettino della Società di Studi Storici Archeologici e Artistici della provincia di Cuneo, 98, 1988, pp. 235-252. Il fonte di Caraglio riprende una tipologia diffusa dagli anni '50, e, tra i numerosi pezzi analoghi, mi sembra vicino soprattutto al fonte battesimale della chiesa di Sant'Ambrogio di Cuneo, per cui si veda anche Quasimodo F. Romanico e Gotico, in Gazzola G. M. (a cura di), Cuneo: una diocesi e una città, Cuneo 1998, pp. 225, 227 (con bibliografia precedente). Per quanto riguarda l'iscrizione lungo il bordo della vasca, nella maggior parte dei casi in area cuneese si tratta del primo versetto del Credo, mentre a Caraglio è riportata la formula della liturgia del Battesimo: l'unico altro fonte in cui ciò accade è quello della chiesa di San Pietro a Savigliano, datato 1498. Oltre allo scudo crociato sabaudo, sul nodo è presente l'arma dei Solaro, circondata dai fiocchi della dignità ecclesiastica: è stato quindi possibile collegare la commissione dell'opera a Stefano Giorgio Solaro, dei Solaro di Villanova, signori del luogo, che ricevette nel 1484 la chiesa in commenda
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100200121
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI bordo della vasca - I(oa)h(ann)es, Ego te/ batizo +/in no(m)i(n)e/ Patris +/ et Filii +/ et Sp(irit)us/ Sancti. Am/ en - a rilievo - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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