TOVAGLIA PER LA BALAUSTRATA,
1690 - 1699
La tovaglia da balaustra è confezionata in damasco di lino decorato con croci, calici e calici, è rifinita da un lato con bordo di merletto a fuselli di lino decorato con un motivo a "ramages" stilizzati, realizzato in punto "milano" con decoro a nastrino serpeggiante in punto tela
- OGGETTO TOVAGLIA PER LA BALAUSTRATA
- AMBITO CULTURALE Manifattura Piemontese Manifattura Delle Fiandre
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
- INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Sfortunatamente l'ostinato silenzio dei documenti non ci permette di riconoscere il camice fra quelli menzionati negli inventari redatti nel 1880 (A.S.TO, S.R., Casa di sua Maestà, mazzo 12602, Inventario degli oggetti di spettanza di S. M. esistenti nella R. Cappella della S.S. Sindone, foll. 5-6), nel 1911 (A.S.TO, S.R., Casa di sua Maestà, mazzo 12603, R. Cappella di Torino. Inventario Arredi Sacri, ecc. D. C., foll. 9-10) e nel 1966 (SBAA TO, Inventario degli oggetti mobili esistenti nella cappella della SS. Sindone, foll. 25-26). Il nostro manufatto appare assai interessante poichè risulta essere una paradigmatica testimonianza dei continui lavori di restauro a cui erano soggetti gli arredi liturgici. Con cadenza annuale sono infatti registrati pagamenti per molteplici lavori riguardanti la manutenzione e la pulitura: nel 1744, la "lavandara Giva Moretta" è stata pagata per aver "imbianchito n. 43 camici, 43 cordoni, 22 rochetti, 32 tovaglie et altro" (A.S.TO, S. R., Casa di sua Maestà, mazzo 223, Ministero della Real Casa; Azienda della Casa di Sua Maestà, Categorie 1744, fol. 94) mentre l'anno successivo ha "imbiancato n. 41 camici, 41 cordonide med.i, rocchetti 33, tovaglie per la communione35et altre in servizio della SS. Sindone", così come le "monache di S.ta Claradi questa città e per esse alla madre suor Clara Netilddo" si sono occupate della "riciatura 46 rochietti, Camici n. 43, pressati n. 500 purificatori per cappella SS. Sudario" (A.S.TO, S. R., Casa di sua Maestà, mazzo 224, Ministero della Real Casa; Azienda della Casa di Sua Maestà, Categorie 1745, fol. 95). Ed è probabilmemte da uno di questi oggetti che proviene il prezioso bordo che, grazie a stringenti confronti, è possibile datare alla fine del XVII secolo ed attribuirlo a manifattura delle Fiandre ( per confronti D. DAVANZO POLI (a cura di), Cinque secoli di merletti europei: i capolavori, catalogo della mostra di Burano, Venezia 1984, p. 130; A. MOTTOLA MOLFINO, Pizzi, in Museo Poldi Pezzoli. Arazzi - Tappeti - Tessuti copti - Pizzi - Ricami - Ventagli, Milano 1984, p. 148, scheda n. 116, fig. 105; T. SCHOENHOLZER NICHOLS, I. SILVESTRI (a cura di), Musei Civici di Modena. La collezione Gandini. Merletti, ricami e galloni dal XV al XIX secolo, Modena 2002, pp. 198-199, scheda n. 265 di C. Cremonini. Più problematico è lo studio tel damasco di lino, raffrontabile con opere del XX secolo, come testimoniano i manufatti pubblicati sul catalogo della ditt Bertarelli (Catalogo generale della ditta Fratelli Bertarelli, n. 106, Milano s.d., pp. 574-575)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100128531
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0