PARAMENTO LITURGICO, insieme - manifattura francese (primo quarto sec. XIX)
Il parato, che comprende 2 pianete, 2 stole, 2 borse, 2 veli e 2 manipoli, è confezionato con lampasso laminato broccato. Sullo sfondo giallo, reso luminoso da una trama lanciata in oro riccio, si dispongono, con andamento a scacchiera, sontuosi mazzi di fiori, trattenuti da palmette stilizzate, dalle quali nascono grappoli d'uva, foglie di vite ed una coppia di tralci di quercia che incornicia i trionfi vegetali. Il disegno è eseguito da trame broccate in seta bianca, lilla, viola, rosa, rossa, amaranto, nero, oro filato, oro riccio e argento riccio. I pezzi sono rifiniti con galloni in argento filato e riccio, decorato da un tralcio fiorito a meandro: quello più sottileha solo un lato smerlato, mentre quello più alto ha entrambi i lati smerlati. I pezzi sono foderati con taffeta verde
- OGGETTO PARAMENTO LITURGICO
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MATERIA E TECNICA
argento filato/ tessitura a telaio
altri
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
- INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il parato è stato datato, in occasione della precedente schedatura, alla seconda metà dell'Ottocento, ma un'attenta analisi stilistica permette di anticipare la datazione intorno al terzo decennio del secolo. Il disegno è interpretato in forme ricche e opule, ma estremamente equilibrate, prive di quell gusto per un ornato sovraccarico e ridondante che, molto spesso, caratterizza la produzione del Secondo Impero (un ampio repertorio è fornito da M. SCHOESER, K. DEJARDIN, French Textiles from 1760 to the present, Singapore 1991, pp. 98-133; si veda anche M. CARMIGNANI, Tessuti ricami e merletti in Italia dal Rinascimento al Liberty, Milano 2005, pp. 279-286). Un orientamento stilistiche che trova i confronti più stringenti con la produzione Impero. Con l'ascesa al potere di Napoleone, si assiste ad un rilancio dei ricchi e costosi tessuti auro serici, carichi di trame e orditi supplementari, che doovevano rilanciare le manifatture lionesi, elemento portanti dell'economia francese e caduta, soprattutto nell'ultimo quarto del Settecento, in una profonda crisi economica. Le stoffe per arredo, per tradizione le più costose, ritornano ad essere impreziositi con complessi decori, eseguiti con le tecniche più complesse (si rimandano ai vasti repertori di Le sete impero dei palazzi napoleonici, catalogo della mostra, Firenze 1988; M CUOGHI COSTANTINO, Il tessuto nell'età del Canova, Milano 1992 e, in particolare J. COURAL, Paris, Mobilier National Soieries Empire, Parigi 1980). Ed è proprio a questa tipologia tessile, apprezzata e ricercata fino a tutta la prima metà dell'Ottocento, cme testimonia, sl per citare un esempi di ambit sabaud, la tappezzeria della Sala del Trono di Palazzo Reale di Torno, eseguita su disegno del Palagi dalla manifattura Solei, che si si può ricondurre il tessuto del parato preso in esame. Il lampasso potrebbe essere riconosciuto nel "brocato fondo in oro, gallone in argento, ed altri articoli di dorura impiegatisi nella formazione di pianete, contraltari per la cappella della SS. Sindone" acquistato dal mercante Giambatta Brun e compagni per la considerevole cifra di 3268.91 lire ( A.S.T., S.R., Casa di Sua Maestà, Mazzo 861, Registro Recapiti 1823 , volume secondo, ff. 399-400), mentre i pezzi furono eseguiti dal tappezziere Fava, come testimonia la "Nota dei lavori e provviste fatte da me Antonio Fava, e Comp.a tappezzieri per servizio delle Reali Cappelle nel secondo Quartiere 1823 d'ordine dell'Intendenza Generale della real Casa", dalla quale emerge che "Fatto due altre pianete di Brocato in oro, messo suo Entredeuse di tela, fodrate di taffettà verde, e guarnite di galloe a colonna largo e bordura; Fatto due contraltari uniformi di detto brocato, guarniti di detto gallone, e fatto sue custodie sopra; Fatto due cussini di detto brocato guarniti, fodrati, riempiti di crino, e fatto due custodie di tela (A.S.T., S.R. MAZZO 959: Casa di sua Maestà, Ministero della Real Casa; Azienda Generale della Real Casa. Regni di Vittorio Emanuele I e Carlo Felice. 1823 Liste dal n. 1497 al 1649, n. 1639). La datazione appare confermata dal confronto con un campione di tappezzeria dela ditta Jean Zuber et Cie, datata 1826-1827 ( S. THUMMLER, Tapetenkunst. Franzosische Raumgestaltung und Innendekoration von 1730-1960 Sammlung Bernard Poteau, catalogo della mostra di Kassel, Wolfratshausen 2000, p. 177, scheda n. 79). Appare complesso il problema attributivo, anche perchè la produzione tessile piemontese ottocentesca dev'essere ancora studiata. Il mercante avrebbe potuto acquistare il tessuto da una manifattura francese, come sembra suggerire l'altissima qualità del lampasso, dal momento che la Francia, ed in particolare Lione, svolgeva, fin dal Settecento, un ruolo fondamentale in Europa (C. PONI, Moda e innovazione: le strategie dei mercanti di seta di Lione nel secolo XVIII, in S. CAVACIOCCHI (a cura di), La seta in Europa sec. XII-XX, Atti della "Ventiquattresima Settimana di Studi (Prato, 4-9 maggio 1992), Prato 1993, pp. 17-55; R. ORSI LANDINI, Materia e forma: tessuti e fogge del vestire femminile nei secolo XVIII e XIX, in La Galleria del Costume/ 4, Firenze 1990, pp. 11-21; C. BUSS, Le sete operate e il ruolo della Grande Fabrique di Lione, in C. BUSS (a cura di), Il disegno a meandro nelle sete broccate 1745-1775, catalogo della mostra, Milano 1990, pp. 17-26; R. ORSI LANDINI, La seta, in C. M. BELFANTI, F. GIUSBERTI (a cura di), Storia d'Italia. Annali 19. La moda, Torino 2003, pp. 389-391). CONTINUA NEL CAMPO OSS
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100105299-0
- NUMERO D'INVENTARIO 2192/ 23D.C.- 2193/24D.C
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0