RELIQUIARIO - A MEDAGLIONE, opera isolata - ambito piemontese (metà sec. XIX)

reliquiario a medaglione 1840 - 1860

Il reliquiario ha forma ovale, con la luce sottolineata da una cornice decorata con un motivo a palmette stilizzate; la teca è protetta da una sottile lastra di vetro ed è rivestita con un pannello di taffetas aragosta; le reliquie, identificate grazie al nome dei santi scritti su cedule, sono inserite entro un'incorniciatura romboidale firmata da listarelle di carta dorata terminanti con una voluta. E' inserito entro una valva con i bordi sono impreziositi con un tralcio di vite e il retro, celato da un'etichetta, presenta un cuore circondato da due cherubini. Il manufatto presenta un gancio ad anello, intorno al quale è stato annodato un nastro in raso ecru

  • OGGETTO reliquiario a medaglione
  • MATERIA E TECNICA argento/ cesellatura
    argento/ incisione
    CARTA
    carta/ doratura
    seta/ raso
    seta/ taffetas
    VETRO
  • MISURE Diametro: 0.6 cm
    Altezza: 3 cm
    Spessore: 2.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il piccolo e prezioso reliquiario è impreziosito da un elegante e raffinato decoro che sembra ricollegarsi alla produzione di matrice neoclassica, ampiamente apprezzata presso la corte sabauda per tutta la prima metà dell'Ottocento, ma tradotto con un gusto più sontuoso che permette di posticipare la datazione alla metà del secolo, secondo quelle matrici culturali legati alla corte di Napoleone III (si veda l'ampio repertorio pubblicato in The Second Empire. 1852-1870. Art in France under Napoleon III, catalogo della mostra di Philadelphia, Detroit, Parigi, Philadelphia 1978). Una datazione alla metà del secolo trova un'ulteriore conferma dalla presenza del sigillo di Luigi Fransoni, arcivescovo di Torino dal 1832 al 1862 ( G. TUNINETTI, G. D'ANTINO, Il cardinale Domenico della Rovere, costruttore della cattedrale, e gli arcivescovi di Torino dal 1515 al 2000, Cantalupa 2000, pp. 175-180) che ci permette di collocare il reliquiario, con una certa precisione, alla metà del XIX secolo. In assenza di punzoni, appare complessa l'attribuzione ad un determinato argentire: in questa sede si attribuisce il reliquiario ad ambito piemontese.||
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100087839
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • ISCRIZIONI a penna/ nero -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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