reliquiario a cassa, post 1838 - ante 1849

Struttura in legno dorato e pareti in vetro. Teca a parallelepipedo, poggiante su quattro piedi a ricciolo, sormontati da testine angeliche alate. Pareti profilate da coppie di foglie affrontate, alternate a fiori in corrispondenza dei lati maggiori, baccellatura in corrispondenza di quelli minori. In corrispondenza di ciascuna faccia sono esposte quattro reliquie disposte a coppie su rivestimento in carta, alternativamente, gialla e fucsia, profilata da cannutiglia dorata; ciascuna reliquia poggia su frammento di carta, gialla o verde, sagomato a corolla, fissato con cera, sotto il quale è posto cartiglio rettangolare con iscrizione. Coperchio a forma di tronco di piramide ornato, in corrispondenza della base maggiore, da quattro elementi a fiaccola, di quella minore con pinnacolini ad urna e croce apicale con terminazioni trifogliate; profili decorati da cornici di elementi vegetali. Le pareti presentano ciascuna una reliquia collocata in maniera analoga a quelle della cassa

  • OGGETTO reliquiario a cassa
  • MATERIA E TECNICA filo di cotone
    filo d'oro
    cannuttiglia
    CARTA
    carta/ doratura
    cristallo/ molatura
    Tela
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE [continuazione DESO] Lungo il coperchio, unito alla cassa a mezzo di due cerniere metalliche, è collocato un filo rosso che doveva essere abbinato a sigillo in ceralacca perduto. Il reliquiario è coperto da custodia di tela gialla cucita con filo rosso. Non è stato possibile reperire nessuna indicazione inventariale antecedente il 1966, dal momento che gli inventari compilati tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, relativi al patrimonio della Cappella della SS. Sindone, inclusero soltanto le suppellettili sacre realizzate in materiali preziosi. La reliquie si presentano appartenenti ad un gran numero di santi eterogenei, molti dei quali di antica canonizzazione. Tuttavia è possibile ipotizzare una datazione nel quinto decennio dell'Ottocento per la presenza di reliquie di s. Vittoria, da mettersi, probabilmente in relazione con quelle che vennero donate da Gregorio XVI (Belluno, 1765-Roma, 1846) ai padri Cappuccini di Testona nel 1843, con autentica firmata dall'arcivescovo di Torino Fransoni (1832-1862). Dal 1836, era confessore dei principi di Casa Savoia il cardinal Massaja, cappuccino, che organizzò imponenti cerimonie per la traslazione della reliquia (cfr. C. Mossetti, scheda 90, in Ricerche a Testona per una storia della Comunità, Catalogo della mostra (Testona, Casa delle Opere Parrocchiali, 20 dicembre 1980-18 gennaio 1981), Testona, 1980, pp. 163-165)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100087804
  • NUMERO D'INVENTARIO 1982
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • ISCRIZIONI sotto base/ su etichetta rett. adesiva - 1982 - a impressione nero - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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