PARAMENTO LITURGICO, insieme - manifattura torinese (prima metà sec. XIX)

PARAMENTO LITURGICO, 1800 - 1849

Il paramato, formato da 2 pianete, 2 veli, una borsa e 2 stole, è realizzato con damaco in seta viola: sullo sfondo, campito da un motivo a scacchiera, si dispongono, lungo l'asse mediano vericale, una grande infiorescenza stilizzata posta all'interno di maglie aperte creata da sottili tralci fronzuti che reggono grandi fiori e che si snodano, in sinuose anse, sullo sfondo. I pezzi, ad esclusione di una stola, sono rifiniti con galloni coordinati in seta gialla e oro filato, decorati con un tralcio di vite con andamento serpentino: quello più alto ha entrambi i lati smerlati, mentre quello più sottile ha solo un lati smerlato

  • OGGETTO PARAMENTO LITURGICO
  • MATERIA E TECNICA altri
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Torinese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fin dalla seconda metà del XVI secolo si assiste ad una netta differenziazione fra tessuti ideati per l'abbigliamento, per l'arredamento e la Chiesa (I. SILVESTRI, Il tessile nella decorazione degli interni del XVII secolo, in D. DEVOTI e M. CUOGHI COSTANTINI ( a cura di), La collezione Gandini. Tessuti dal XVII al XIX secolo, Modena 1993, p. 25, R. ORSI LANDINI, All'origine della produzione moderna: il differenziarsi della produzione per l'abbigliamento e arredamento nei velluti fra Cinque e Seicento, in Velluti e moda tra XV e XVII secolo, catalogo della mostra di Milano, Milano-Ginevra 1999, pp. 17-22 ); ma sarà solo dalla seconda metà del Settecento che, anche in assenza di elementi chiaramente religiosi, sarà possibile distingure le varie tipologie tessili (N. ROTHSTEIN, The Eleant art of Woven Silk, in An Elegant Art. Fashion and Fantasy in the Eighteenth Century, catalogo della mostra di Los Angeles, Los Angeles-New York 1983, pp. 74-78; C. ARIBAUD, Soieries en Sacristie. Fastes liturgiques XVII-XVIII siècles, catalogo della mostra di Tolosa, Parigi 1998, pp. 125-129). Il decoro del damasco preso in esame si ricollega alla tipolpogia del "meandro" che si diffonde a partire dalla metà del quinto decennio del Settecento, ma i sinuosi rami sono impostati specularmente all'asse mediana verticale, creando una composizione "a point" considerata dal dal De L'Hiberderie, nel 1764, monotona e inadatta per l'abbigliamento, mentre si addice alla confezione di parati ecclesiastici ( D. DEVOTI, G. ROMANO (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra, Torino 1981, p. 181; per confronti si veda P. THORNTON, Baroque and Rococo Silks, Londra 1965, pp. 132, 183 e tav. 87A; Paramenti sacri. Tessuti serici del Duomo di Ales dal '600 al '900, catalogo della mostra di Ales, Cagliari 1998, p. 36, n. 23 di A. Pasolini; G. ERICANI, P. FRATTAROLI (a cura di), Tessuti nel Veneto e nella Terraferma, Verona 1993, pp. 432-433, n. 116 di C. Rigoni; L. D'AGOSTINO, "Pianete, Dalmatiche e piviali di brocato d'oro": una prima indagine sui paramenti di Bosco, in C. SPANTIGATI, G. IENI (a cura di), Pio V e Santa Croce di Bosco. Aspetti di una committenza papale, catalogo della mostra, Alessandria 1985, p. 279, fig. 5; B. Sonnberger, Graft-Fugger-Ornat von 1719, in Schätze des Glaubens. Kostbarkeiten aus dem Besitz der thurgauischen Kirchgemeinden, catalogo della mostra di Frauenfeld, Frauenfeld-Stuttgart-Vienna 1999, pp. 512-513, fig. 752). Sebbene il tessuto riprenda tali disegni, questi sono riletti con maggior ricchezza e sontuosità, secondo un gusto che si manifesta soprattutto nell'Ottocento periodo in cui sono numerosile riprese dai vocabolari ornamentali dei secoli passati (si veda D. DAVANZO POLI, Il tessile a Venezia tra '800 e '900, in Mercato e travestimento. L'artigianato d'arte e Venezia fine '800 inizi '900, catalogo della mostra, Venezia 1984, pp. 13-14; A. JOLLY, Seidengewebe des 18. Jahrhunderts. II. Naturalism, Riggisberg 2002, pp. 384-386; D. DAVANZO POLI (a cura di), Il genio della tradizione. Otto secoli di vellutti a Venezia; la Tessitura Bevilacqua, catalogo della mostra, Venezia 2004; R. CARMIGNANI, Tessuti ricami e merletti in Italia dal Rinascimento al Liberty, Milano 2005, pp. 279-286), non solo per i settori più tradizionali, quali l'arredamento e la Chiesa, nei quali lo stesso disegno poteva essere ripetuto per molti decenni (si cita, come esempio, il parato donato nel 1784 dalla Confraternita di S. Spirito alla Parrocchiale di Masserano -D. LEBOLE (a cura di), I Tesori di Masserano, catalogo della mostra di Masserano, Quart 2002, p. 15- realizzato con un tessuto decorato con un motivo identico ad una pianeta datata 1719 pubblicata dallo Scaramellini, cfr. G. SCARAMELLINI (a cura di), I tesori degli emigranti. I doni degli emigrati della provincia di Sondrio alle chiese di origine nei secoli XVI-XIX, catalogo della mostra di Sondrio, Cinisello Balsamo 2002, p. 298, scheda n. 165 di G.Scaramellini). Il tessuto del nostro parato appare assai prossimo a quello di un parato, datato alla prima metà del XIX secolo da P. PERI, Paramenti liturgici nella Basilica di Santa Maria dell'Umiltà a Pistoia, in E. NARDINOCCHI, P. PERI (a cura di), Il Tesoro della Madonna. Arredi sacri della Basilica di Santa Maria dell'Umiltà a Pistoia, catalogo della mostra di Pistoia, Cinisello Balsamo 1992, pp. 1007, n. 25 ( per altri confronti si veda Forme e colori per il servizio divino. Paramenti sacri dal XVIII al XX secolo, catalogo della mostra di Susa, Torino 1997, pp. 104-105,n. 19 di M. P. Ruffino; D. DEVOTI e M. CUOGHI COSTANTINI ( a cura di), La collezione Gandini. Tessuti dal XVII al XIX secolo, Modena 1993, p. 236, n. 477 di I. Silvestri). CONTINUA NEL CAMPO OSS||
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100059057-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 2190/70D.C.- 2191/71 D.C
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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