porta, elemento d'insieme - bottega piemontese (fine/inizio secc. XVII/ XVIII)
porta
1690-1710
La porta utilizza per i battenti il terzo ed il quarto pannello, a partire dall'estremità sinistra, della serie dei cinque pannelli lunghi e senza sedile che costituiscono la decorazione dei lati estremi del coro. Come per gli altri pannelli privi di stalli, la decorazione si ripete anche nella parte inferiore, dove i pannelli si susseguono tutti uguali, mentre nella parte superiore si ricollega al motivo del coro che alterna due pannelli, a cornici mistilinee, diversi. Nel lato opposto del coro si apre una porta analoga, ma ad un solo battente, che collega il presbiterio con la cappella di S. Secondo
- OGGETTO porta
-
MATERIA E TECNICA
legno di noce/ intaglio
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Asti (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le porte sono parte integrante del coro, abilissimo lavoro d'intaglio di un artista piemontese che ancora rivela uno stile seicentesco, è databile al periodo tra la fine del XVII secolo e l'inizio del successivo. L'opera infatti rientra in quella serie di rinnovamenti apportati in S. Secondo su iniziativa del vescovo Milliavacca. Il Milliavacca, nobile milanese, fu vescovo ad Asti dal 1693 al 1714 e durante il suo episcopato realizzò grandi opere di rinnovamento in molte chiese astigiane, comparendo spesso come diretto committente (D. Mondo, Le pitture di decorazione ad Asti nel XVII sec. Gli affreschi della Cattedrale e la committenza di monsignor Milliavacca, datt. A. A. 1986/87, p. 64 e sgg.). Nel caso specifico la conferma della committenza del vescovo la si può rilevare dalla presenza del suo stemma sul fregio che conclude il leggio, realizzato contemporaneamente e dallo stesso artista del coro. Nella Collegiata i suoi interventi furono diretti al rinnovamento del presbiterio: fece costruire il nuovo coro, dipingere i due affreschi con le storie della vita del santo patrono sulle pareti del presbiterio e consacrò il nuovo altare in marmo nel 1708, come si può rilevare dalla lapide in marmo posta sul retro dell'altare maggiore. Bibliografia: G. Bosio, Storia della Chiesa di Asti, Asti 1894, p. 383; A. Bianco, Asti medioevale, Asti 1960, p. 75, n. 6; C. Ecclesia, Insigne Collegiata di S. Secondo, Asti 1961, p. 47; N. Gabrielli, Arte e cultura ad Asti attraverso i secoli, Torino 1977, p. 174
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046908-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0